Vudu o Voodoo: rituale di magia nera o semplice religione?
Vudu: con questo termine si indica una pratica ritualistica diffusa in Africa e America del Sud dai caratteri fortemente esoterici. Approfondimento su Altrarealtà.com.
La parola deriva dal termine africano vodu, che letteralmente significa spirito, divinità, o ancor più letteralmente segno del profondo, designando una divinità, un’entità soprannaturale oppure un oggetto carico di potenzialità magiche e, pertanto, particolarmente collegato alla dimensione sacrale.
Successivamente la parola vudu ha preso ad indicare la religione dell’isola di Haiti, praticata dalle masse popolari come risultato della mescolanza tra il patrimonio tradizionale dei culti animistici dei popoli neri ed il cattolicesimo delle genti europee colonizzatrici delle isole caraibiche. Con l’esteriore conversione degli schiavi al Cristianesimo si formò, già a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, un singolare sincretismo di culti, di credenze e di cerimonie così come è di fatto composto attualmente, nonostante i vari tentativi di repressione della religione vudu da parte dei governanti di Haiti che si sono succeduti nell’isola negli anni.
Ritualistica della religione vudu

Rito vudu
I riti della religione vudu consistono in pratiche mantiche ossia un complesso di attività conoscitive, attraverso spargimento di sangue animale, che deriverebbero dal potenziamento delle capacità umane grazie all’intervento di forze soprannaturali o extraumane.
Tali attività si esplicherebbero sia attraverso la decifrazione di presagi esterni di diversa specie che si presenterebbero durante i rituali vudu, sia attraverso un’ispirazione di tipo estatico-profetico (trance indotta) capace di fare attingere la mente umana direttamente alla dimensione del soprasensibile.
Poiché nelle pratiche vudu è costantemente e fortemente presente l’elemento funerario, anche come derivazione dallo spirito dei trapassati, la religione vudù haitiana rimane sempre una forma di negromanzia ovvero di un complesso di cerimoniali, anche divinatori, compiuto attraverso l’impiego diretto o indiretto degli spiriti dei morti.
Gli elementi caratterizzanti il vudu
Alla base della mitologia religiosa vudu vi sono i cosiddetti loa, termine riferito a santi, angeli e talvolta a misteri. Un termine che va a indicare sempre nuove entità soprannaturali, variabili nel numero a seconda del numero di trapassati che riempirebbero il Regno dell’Oltretomba. Tale religione si fonda proprio sul loro culto e sull’interazione tra i trapassati e gli esseri umani.
I loa sono divisi in due gruppi di nuove entità, caratterizzate dai contenuti morali che ne darebbero animo. In queste categorie starebbero i rada, entità formate principalmente dagli spiriti di familiari o di persone benefiche defunte, esseri soprannaturali solari, in un certo senso olimpici. Ad essi si contrappongono i petro, votati al male ed identificati come personaggi negativi del passato, per cui gran parte delle vicende che devastano il mondo sarebbero attribuite all’andamento di tale continua lotta tra queste due categorie di entità. Una lotta che può essere determinata attraverso ritualistica specifica e sacrifici in onore delle più potenti entità, siano esse positive che negative.

Bambola vudu giocattolo
Il culto viene realizzato attraverso una forma di invasamento, affidato a gruppi di fedeli indottrinati da un ministro del culto, il papa-loa, o da una sacerdotessa, maman-loa, che operano in un santuario dislocato tra le selve oppure in un edificio chiuso adibito per le cerimonie. La cerimonia si compone di danze tribali, canti liturgici, sacrifici di animali e coloro e il sangue viene cosparso sul corpo del cerimoniere e della persona che cade in trance. I fedeli che assistono al rito chiedono che assistono alla cerimonia chiedono ai loa evocati sia il benessere ma anche la maledizione su una determinata persona. Per questo motivo la religione e le pratiche rituali ad essa connesse rimangono ancora oggi, nel panorama delle attività magiche ancora celebrate presso le popolazioni del mondo, una delle esperienze più decantate e temute della magia nera, ovvero di quelle che presuppongono l’invocazione del demonio con il fine di fare del male a qualcuno. Un oggetto che viene impiegato in tale ritualistica è una bambola fatta di stracci che starebbe a rappresentare il soggetto su cui concentrare il rituale: fargli del male, guarirlo, farlo innamorare di qualcuno oppure invocare la presenza di un’entità.
Al pari dell’uso della Tavoletta Ouija, viene fortemente scoraggiata tale pratica, molto spesso rappresentata anche sotto forma di passatempo ludico, attraverso la realizzazione di veri e propri giochi: gli effetti possono essere pericolosissimi in quanto l’evocazione degli spiriti è configurata come vera e propria invocazione del demonio, non fosse altro che per i frutti che produce. Questo il parere di numerosi esorcisti.
Fonte Parziale: Wikipedia