Santa Casa di Loreto: la casa di Maria di Nazareth trasportata dagli Angeli
Santa Casa di Loreto è uno dei santuari più noti al mondo, costruito per albergare la casa nativa della Vergine Maria, madre di Gesù Cristo che, secondo la tradizione, sarebbe arrivata in Italia da Nazareth trasvolando con uno straordinario intervento divino. Approfondimento su Altrarealta.com.
Cosa racconta la tradizione? Siamo agli inizi di maggio dell’anno 1291. Dopo l’assedio di Acri da parte dei Mamelucchi e l’espulsione dei Crociati dalla Palestina, per paura di una probabile distruzione, la Santa Casa fu trasportata dagli angeli fino a Tersatto nei pressi di Fiume, in Croazia. Dopo poco tempo la Santa Casa iniziò ad essere visitata da pellegrini che purtroppo erano spesso preda di malfattori. Per questa ragione gli Angeli pensarono che questo non era il posto giusto per la Santa Casa. La ripresero di nuovo e, attraversando il Mar Adriatico, la posarono vicino Porto Recanati. Tuttavia nemmeno in quel luogo la Santa Casa aveva trovato la sua allocazione ideale. Infatti essendo troppo vicina al mare, sarebbe stata maggiormente esposta alle incursioni turche.
Dopo altri otto mesi, la Santa Casa fu traslata ancora su un terreno di proprietà dei fratelli Simone e Stefano Antici che scesero a contesa quando capirono di poter lucrare attraverso quella costruzione miracolosamente giunta sulla loro proprietà. Ragione per la quale la Santa Casa fu ancora una volta spostata nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294: la casa fu trasportata su un terreno pubblico nelle vicinanze, su una collina di lauri, da cui trasse il nome il luogo di Loreto. Questa tradizione ha origine in una visione dell’eremita fra’ Paolo della Selva, dell’anno 1296, narrata da Pier Giorgio Tolomei in una cronaca del 1465.
Le fattezze della Santa Casa di Loreto

Santa Casa Loreto
Il Santuario della Santa Casa è stato costruito proprio per accogliere la casa nativa di Maria di Nazareth: una costruzione di circa 9,5 metri x 4 metri, formata da tre pareti in quanto la quarta sarebbe stata parte di una grotta alla quale la Santa Casa sarebbe stata addossata e che è visibile nella Chiesa dell’Annunciazione di Nazareth.
Degli studi hanno attestato la compatibilità tra i materiali di cui la Santa Casa è fatta con quelli utilizzati nelle case di Palestina all’epoca del Cristo. Si crede che nel secolo XIII per proteggere la casa dai Musulmani, i Crociati avrebbero smontato la casa e, con l’aiuto della famiglia regnante dell’Epiro Angeli Comneno, l’avrebbero portata in Occidente, prima in Illiria, vicino Fiume, in Croazia, e poi quando anche quella zona era minacciata dalla conquista mussulmana, nelle Marche, dove oggi si trova, per scelta del vescovo Salvo, di Recanati, vicario di Celestino V il quale, con una bolla del 18 luglio 1310 confermò indirettamente l’autenticità della Santa Casa.
Intorno alla casa dove Maria aveva ricevuto l’annuncio della nascita di Gesù da parte dell’Arcangelo Gabriele, sorse prima una chiesetta e poi l’attuale Basilica terminata verso la fine del ‘500 inizio del ‘600, frutto della partecipazione di molti eminenti artisti. La casa è adesso visibile al centro del transetto, sotto la cupola. In essa, nella parete minore, è visibile la famosa finestra dell’Angelo presso la quale la Madonna ricevette l’Annunciazione. La parte superiore della casa, al di sopra dei tre metri originari, è un’aggiunta locale del secolo XIII, affrescata nel secolo successivo. Parte di questi affreschi andarono perduti con l’incendio del 1921. Il quarto lato mancante, ossia quello che sarebbe stato occupato dalla grotta, fu chiuso con un altare sul quale è esposta la Madonna Nera di Loreto, ma non quella originale del XIV secolo, andata distrutta nell’incendio, ma una copia del 1922. La casetta è rivestita da una struttura di marmo chiamata il Sacello della Santa Casa, un capolavoro della scultura cinquecentesca. La casa, senza soffitto né fondamenta è formata, come dicevamo, da tre pareti di pietre, per lo più arenarie, assemblate, secondo alcuni esperti, con un tipo di malta in uso in Palestina e non conosciuta in Italia, che non presenta segni di ricostruzione in loco. Dunque, se il materiale di assemblaggio è presente, si deduce che la casa sia stata trasportata intera, rendendo quindi inspiegabile la traslazione dal punto di vista tecnico.
Graffiti presenti all’interno della Santa Casa di Loreto

Graffiti nella Santa Casa
All’interno delle antiche mura sono presenti dei graffiti simili a quelli giudeo-cristiani del II-V secolo trovati in Terra Santa. Studi archeologici realizzati a Nazareth dimostrano che la casa di Maria era una struttura in muratura addossata ad una grotta le cui misure sarebbero compatibili con la Santa Casa di Loreto.
L’afflusso di pellegrini fu tale che nel 1520 Papa Leone X equiparò il valore del pellegrinaggio compiuto presso la Santa Casa al pari di quello effettuato a Gerusalemme. In Italia il Santuario della Santa Casa di Loreto è il più importante ed equiparabile al Santuario di Lourdes in Francia e al Santuario di Fatima in Portogallo.
La Chiesa cattolica celebra la Beata Vergine di Loreto il 10 dicembre, giorno in cui si fa memoria dell’arrivo della Santa Casa. La Vergine Lauretana è ancora oggi considerata come Protettrice degli aviatori. E’ tradizione ancora oggi accendere grandi fuochi nella notte tra il 9 e il 10 dicembre per fare memoria del prodigioso evento, su iniziativa di fra’ Tommaso da Ancona, dal 1617.
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