Processo di Salem: caccia alle streghe in Nord America
Processo di Salem: ci troviamo nel 1692, periodo che segnò l’inizio di una serie di persecuzioni, accuse, ed esecuzioni capitali in Nord America, inflitte per il reato di stregoneria. Approfondimento su Altrarealtà.com.
La caccia alle streghe iniziò nel New England nel villaggio di Salem, oggi per gran parte appartenente alla città di Danvers. A seguito di tale processo vennero giustiziate 19 persone accusate di stregoneria; 55 fra uomini e donne vennero torturati per aver reso false testimonianze, 150 sospettati furono imprigionati ed altre 200 persone vennero accusate di stregoneria.
Le incriminazioni di stregoneria dilagarono in pochi mesi nei comuni circostanti (Andover, Amesbury, Salisbury, Haverhill, Topsfield, Ipwich, Rowley, Goucester, Manchester, Malden, Malden, Charlestown, Billerica, Beverly, Reading, Woburn, Lynn, Marblehead e Boston). I processi ebbero inizio ad aprile e terminarono a novembre, quando la protesta di alcuni dei reverendi più influenti del Massachusetts spinse il governatore a sospendere i lavori del tribunale. L’anno successivo un’apposita corte speciale esaminò i casi rimasti pendenti ponendo fine alla questione. Il processo di Salem per stregoneria fu l’ultimo del suo genere nelle colonie inglesi degli Stati Uniti; precedentemente agli episodi del 1692, 13 persone erano già state giustiziate nel New England per lo stesso reato durate una caccia alle streghe durata dal 1647 al 1688.
Decorso del processo di Salem: cause

Processo di Salem
Nell’inverno fra il 1691 ed il 1692 Elizabeth Betty Parris e Abigail Williams, la figlia e la nipote del parroco Samuel Parris, iniziarono a comportarsi in modo inusuale, in particolare a rimanere piuttosto taciturne, a nascondersi dietro vari oggetti ed a strisciare sul pavimento. Nessuno dei medici interpellati riuscì a dare una spiegazione dei disturbi delle ragazze: uno dei dottori, William Griggs, annunciò che l’unica spiegazione poteva essere la possessione da parte del demonio. In questo caso egli non avrebbe potuto risolvere il problema, perché il malocchio non era ritenuto una malattia bensì un crimine causato da una persona (una strega o un mago) per danneggiarne un’altra e quindi di competenza delle autorità giudiziarie.
L’identificazione della stregoneria come causa degli strani comportamenti delle giovani non era automatica: trascorse infatti un mese dall’inizio del manifestarsi dei casi alle prime accuse di stregoneria con conseguente processo di Salem. Inoltre all’inizio le ragazze non sembravano tormentate, il loro comportamento era ritenuto solo bizzarro. Un contemporaneo, Robert Calef, ne riporta un resoconto: Entravano nelle buche e strisciavano sotto le sedie e sgabelli… [con] svariate posizioni e buffi gesticolii, [e] facevano discorsi ridicoli e assurdi incomprensibili per loro come per gli altri. Solo dopo che si decise di interpretare questi comportamenti come un maleficio, le ragazze apparvero come tormentate e dettero veri segni di isteria.
In un primo momento il reverendo Parris decise di non rivolgersi alle autorità giudiziarie, ma chiese consiglio ad altri pastori del luogo i quali gli consigliarono di affidarsi a Dio e di lasciare che il tempo facesse il suo corso. Tuttavia si erano diffuse voci sul malocchio e molti altri abitanti del villaggio premevano per risolvere la faccenda diversamente; inoltre altre adolescenti oltre Abigail e Betty si comportavano allo stesso modo.Una donna del Village, Mary Sibley, propose un espediente (chiamato Witches cake, torta delle streghe) usato nella tradizione popolare per identificare le streghe: si doveva preparare una focaccia impastando segale e urina delle ragazze possedute e poi darla in pasto a un cane, con la convinzione che l’animale avrebbe riconosciuto e aggredito la strega responsabile del maleficio; il sistema però non sortì alcun effetto, salvo far ammalare l’animale. Assieme alle prime due ragazze anche Ann Putnam, Betty Hubbard, Mercy Lewis, Susannah Sheldon, Mercy Short e Mary Warren furono incalzate a fare i nomi di altre ragazze che potessero essere in realtà streghe o possedute dal demonio. Betty e Abigail accusarono una schiava indiana (o africana) di proprietà del pastore Parris, Tituba Indians. Il 25 febbraio, la dodicenne Ann Putnam e la quattordicenne Elizabeth Hubbard confermarono l’accusa e nei tre giorni successivi indicarono altre due donne come streghe: Sarah Osborne e Sarah Good. Quest’ultima era una mendicante nota in città, figlia di un oste francese; venne accusata poiché parlava spesso da sola. Sarah Osborne invece era una signora anziana ed inferma che aveva dato al suo compagno gli averi che avrebbe dovuto lasciare in eredità ai figli del suo primo marito.
L’inizio del processo di Salem: condanne ed esecuzioni
Benché ad aprile le carceri fossero piene di sospetti, non era stato ancora possibile iniziare nessun processo: il Massachusetts era infatti privo di un governatore dal 1689 e la legge prevedeva che senza un’autorità ufficiale non vi era possibilità di iniziare un processo. Durante la detenzione morirono Sarah Osborne e la figlia appena nata di Sarah Good; altri carcerati si ammalarono. Alla fine del mese di maggio, per volere del re di Inghilterra giunse il Governatore Sir William Phips per avviare le udienze del processo di Salem.
La corte era composta da sei membri nominati da lui e presieduta dal vice governatore William Stoughton.Il primo processo si svolse il 2 giugno dello stesso anno. Otto giorni dopo salì sul patibolo una donna di Salem Village, Brigdet Bishop. Il 29 giugno la corte mandò a morte altre cinque imputate, tra cui Sarah Good, che al vicario di Salem Town disse al momento di morire: Non sono una strega più di quanto tu sia un mago. Il 5 agosto furono giustiziate altre cinque donne. Due settimane dopo finirono sulla forca due uomini, tra cui il reverendo George Burroughs, che proclamò la propria innocenza. Ai primi di settembre la corte condannò a morte altre sei presunte streghe (a una la forca fu risparmiata perché incinta; un’altra riuscì a fuggire). Il 17 dello stesso mese altre nove persone furono condannate a morte, a cinque delle quali però fu commutata la pena. Giles Cory, marito di Martha (una delle prime “streghe” arrestate) fu torturato a morte.
Il 22 settembre altre otto donne salirono il patibolo. A questo punto quindici pastori puritani, guidati da Increase Mather di Boston, stilarono un documento in cui si dichiarava che prima di condannare a morte qualcuno bisognerebbe avere delle prove inconfutabili. I giudici infatti si erano basati prevalentemente sulle confessioni degli accusati e ritenevano prove schiaccianti affermazioni relative a manici di scopa, rituali blasfemi, rapporti carnali col demonio, patti luciferini firmati col sangue o apparizioni spettrali, forme di telepatia o manifestazioni di poteri particolari, irreligiosità dell’inquisito.
Sul fine dell’estate del 1692 il processo di Salem trovò il suo termine quando si manifestò tra i giudici della Corte di giustizia un certo disagio quando si accorsero che le esecuzioni non erano riuscite a metter fine all’ondata di stregoneria che aveva colpito la comunità di Salem. Il 12 ottobre il governatore Phips proibì ogni ulteriore carcerazione o processo per fatti di stregoneria e sciolse la Corte.Tuttavia, all’inizio del 1693 una speciale Corte di giustizia prese in esame gli ultimi 52 casi: 49 detenuti furono assolti e a tre, condannati a morte, fu commutata la pena. Da allora non si registrò più alcun altro caso di stregoneria.
Fonte Parziale: Amazon Wikipedia