Gli Arcangeli: esseri spirituali al servizio di Dio
Gli Arcangeli sono angeli che vengono venerati in tutte le religioni monoteiste. Con Altrarealta.com approfondiamo anche questo interessante capitolo dedicato alla Spiritualità.
Nei testi canonici della Bibbia Ebraica, o Antico Testamento, si citano tali Messaggeri di Dio in forma più generale, nella veste di Angeli, dalla storia di Abramo, Giacobbe, Lot, per poi intensificare la loro presenza in libri più recenti come quello del profeta Daniele e Tobia.
Per la tradizione rabbinica, il Qabbalàh e il secondo libro di Enoch, il numero degli Arcangeli è di almeno sette, ossia gli Angeli Focali. Di questi, i più alti Arcangeli sono identificati come Michael, Raphael e Gabriel. C’è confusione nelle fonti riguardo gli altri Arcangeli: Uriel, Sariel, Samael, Raguel, Remiel, Zadkiel, Jophiel, Haniel, Chamuel.
Quanti sono gli Arcangeli?

Gli Arcangeli
Il Nuovo Testamento parla molto raramente di Angeli, facendo solo due riferimenti ad un Arcangelo: Michele nel libro di Giuda e non nominato nel libro dei Tessalonicesi. Nel Vangelo di Matteo il riferimento al capo degli Angeli è sempre su Michele. Contrariamente alla credenza popolare, Gabriele non è definito Arcangelo nei Vangeli.
Gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele vengono proclamati venerabili dalla Chiesa cattolica a partire dall’VIII secolo. In passato era diffusa l’invocazione di Uriel, nome che indicava il Fuoco di Dio, come quarto Arcangelo ma fu proibita nel Concilio di Aquisgrana.
Gli Ortodossi menzionano sette Arcangeli, tra i quali figura esserci anche Uriel, Sealtiel (l’Intercessore davanti a Dio”), Jehudiel (“Ricompensatore”) e Barachiel (“Lode di Dio”). Nell’Islam gli Arcangeli includono Michael o Mikail (arcangelo della sostanza), Gabriel o Jubril (arcangelo della rivelazione, che porta il Corano a Maometto), e Azrael o Ezrail (Angelo della Morte) – un nome comune; comunque sia, mai menzionato nelle scritture. I nomi che sono menzionati includono l’Angelo della Morte o Malak-al Maut, Israfil o Israfil (Arcangelo che è riferito al giorno del Giudizio), Malik (il Custode degli Inferi), Munkar e Nakir (angeli dell’interrogazione, che interrogheranno le anime dei morti riguardo alla loro vita prima della morte) e Radwan (il custode del Cielo). Raqib o ‘Atid è l’Angelo che tiene i ricordi della vita di ogni persona, che sia buona o cattiva. Israfil e Ezrail non sono mai menzionati nel Corano, come del resto Nakir e Munkar, mai menzionati come Arcangeli sia nel Corano che in altre scritture islamiche; è però enfatizzato nei testi islamici come gli Angeli siano senza sesso.
Altre tradizioni sugli Arcangeli
Gli esoteristi associano gli Arcangeli alla tradizione Kabbalistica e alle varie stagioni ed elementi o ai colori. In alcune cerimonie magiche i quattro Arcangeli maggiori, Michele, Gabriele, Raffaele e Uriele, sono invocati per le quattro direzioni e corrispondono a colori associati a proprietà magiche.
Ci sono quattro spiriti che appartengono al livello gerarchico degli Arcangeli. In generale i loro compiti sono di ispirare e proteggere grandi gruppi di persone, nazioni, popoli o gruppi etnici. Ciò li distingue dagli Angeli che si occupano di singoli individui, come gli Angeli Custodi, o dei piccoli gruppi. I sette arcangeli maggiori sono chiamati da San Gregorio: Anael, Gabriel, Arcangelo Michael, Oriphiel, Raphael, Samael, Zachariel ed hanno speciali associazioni in riferimento allo spirito del tempo (Zeitgeist), ogni periodo corrisponde a 354 anni. I quattro principali Arcangeli sono anche associati alle quattro stagioni: Raphael (primavera), Uriel (estate), Michael (autunno) e Gabriel (inverno).
Non sempre gli Arcangeli sono stati considerati “buoni” nelle varie tradizioni religiose o esoteriche, e qualcuno arriva a indicarne alcuni come collaboratori di Ahriman/Satanael. Il loro scopo sarebbe quello di alienare l’umanità dal mondo spirituale, promuovere il materialismo, e incoraggiare l’uso esclusivo della mente, negando il ruolo delle emozioni e dei sentimenti umani. Va aggiunto naturalmente che la comprensione tradizionale e religiosa, ma spesso anche quella esoterica, dei livelli di coscienza angelici o “arcangelici” raramente riesce a sfuggire al presupposto limitante che tali entità siano catalogabili secondo le comuni categorie dualistiche del tipo bene/male. A tal proposito è utile il confronto col diverso modo di interpretare tali “entità superiori” che è via via emerso nel vasto panorama della cosiddetta New Age.
Nell’arte, gli Arcangeli sono spesso rappresentati con grandi ali contenenti molti occhi. Alcuni dei più rappresentati sono Gabriele, Michele, Raffaele, Metatron e Uriel.
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Fonte Parziale: Wikipedia – Macrolibrarsi