Ametista: proprietà e benefici di una pietra mistica
Ametista. Quante volte l’avete sentita nominare? Questa pietra è una qualità violacea di quarzo e si trova un po’ in tutto il mondo, e il suo utilizzo è documentato sin dal 3000 a.C. Una pietra molto antica che ha subito affascinato non solo orafi e gioiellieri ma anche regnanti, sacerdoti e nobili sia per le sue qualità estetiche e duttili ma anche per le sue proprietà curative e per il suo ruolo fondamentale nel mondo spirituale ed alchemico. Persino i chiaroveggenti, molto spesso, prima della seduta si avvalgono di questo duttile cristallo per ottenere visioni più chiare ed allontanare la “nebbia”.
La sua storia risale fin dai tempi degli antichi Egizi dove veniva utilizzata per gioielli, intagli ed anche come sigilli. Ma è grazie a Greci che essa ha preso questo nome: dalla mitologia greca sappiamo che Ametista era una giovane ninfa dei boschi che aveva fatto perdere la testa al buon Bacco (Dio del vino) ma la giovane ninfa non contraccambiando si rivolse alla Dea Diana che la trasformò in un limpido cristallo. Bacco furioso rovesciò sul cristallo il suo vino colorandolo così di viola e conferendogli il potere di proteggere, chiunque indossasse questo cristallo, dagli effetti inebrianti del vino. Non a caso in greco la parola améthystos significa “non ebbro”.
Tale suggestiva leggenda ha fatto si che durante la storia, non solo Greca ma anche Etrusca e Romana, questa pietra venisse appunto utilizzata come rimedio (o meglio prevenzione) all’ubriachezza. Era uso e costume che il padrone di casa, durante ricevimenti e feste, bevesse in boccali e coppe in pietra: in verità si limitava a bere acqua pura in un calice fatto con questa pietra, i cui riflessi viola ‘coloravano’ l’acqua dandole l’apparenza del vino. Così che potesse rimanere signorilmente sobrio mentre i suoi commensali cedevano all’ebbrezza. Ma la storia ci ha portato numerosi altri usi di questa pietra che rimane comunque uno dei cristalli più famosi al mondo.
Proprietà curative e spirituali dell’Ametista
L’Ametista corrisponde al VI chakra e viene utilizzata in tutta la sfera umana: anima, mente, corpo ed emozioni. Le sue proprietà sono veramente tante, e tutt’ora rimane la pietra d’eccellenza anche nella cristalloterapia, rieki e sedute meditative. La sua duttilità è il suo segreto, infatti è una delle poche pietre al mondo che può vantare così tanti utilizzi.Qui di seguito riportiamo le caratteristiche suddivise in base alla sfera di appartenenza:
Proprietà utili a spirito ed anima
- Aumenta la consapevolezza del se risvegliando la coscienza (l’ideale sarebbe portarla sempre con se e procedere con la purificazione della pietra settimanalmente per le prime volte)
- Favorisce l’intuizione e l’introspezione
- Permette di sviluppare le capacità di chiaroveggenza e visualizzazione (durante alcune sedute meditative l’utilizzo di piramidi di ametista o di obelischi potenzia notevolmente la capacità di meditazione. Attenzione non tutti sono pronti all’utilizzo dell’ametista, per le prime volte sarebbe meglio utilizzarla o in forma grezza o in forma tondeggiante)
- Rafforza il senso di giustizia mitigando l’egoismo e l’egocentrismo
Le proprietà utili alla mente
- Aumenta la concentrazione (si narra che alcuni allievi di Platone la portavano sempre con se durante le “lezioni”)
- Permette di alleviare il senso di tristezza e di solitudine
- Dona dei benefici a livello cognitivo e sensoriale (soprattutto all’udito)
Le proprietà utili al corpo
- Allevia emicranie
- Aiuta nel riassorbimento di contusioni e gonfiori
- Se bevuta come elisir regola la flora batterica (l’elisir può essere combinato utilizzando anche i Fiori di Bach soprattutto se i disturbi sono collegati alla sfera emotiva)
- Agisce a livello del sistema nervoso calmandolo
- Sfregata delicatamente allieva i problemi della pelle (sembra che nell’antica Roma fosse un rimedio spesso utilizzato anche per le punture di insetti e per il contatto con pianti urticanti)
La purificazione
Come già detto parliamo di una pietra dai mille usi, proprio per questo motivo è necessaria purificarla, soprattutto subito dopo il suo acquisto. I metodi per purificare questa pietra sono quelli più comuni. Ovviamente non tutti possono possedere una cascata da cui sgorga acqua pura di fonte quindi elencheremo solamente i rimedi “più fattibili” per pulirla. Uno dei metodi comuni è quella di immergerla in acqua salata e lasciarla sotto la luce lunare. Tuttavia alcuni nostri lettori ci consigliano anche il “bagno di sale” ovvero sommergere la pietra con del sale e lasciarla per tre giorni sotto la luce della luna. Altra metodologia, forse quella più pratica, è quella di lasciarla sotto l’acqua corrente finché non “si sente” la vitalità della pietra.
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Articolo molto interessante, grazie! Trovo stupendi il gioiello con ametista e la piramide.Anche il geode è davvero bellissimo 🙂