Alejandro Jodorowsky e la Psicomagia (Recensione Libro)
Alejandro Jodorowsky è uno scrittore, fumettista, saggista, drammaturgo, regista teatrale, cineasta e poeta. Personaggio del mistero al quale Altrarealta.com dedica spazio quest’oggi.
Nato a Tocopilla, Cile nel febbraio di 86 anni fa, si trasferisce molto giovane a Parigi dove fonda il Movimento Teatrale Panico. Diventa assistente e allievo di Marcel Marceau fino a diventare suo stretto collaboratore e per il quale scrive delle opere teatrali.
Diventa noto con la realizzazione di numerosi film tra i quali ricordiamo Il Paese Incantato, El Topo e La Montagna Sacra: in quest’ultimo figura anche come attore protagonista. Le sue opere si caratterizzano per la presenza di un surrealismo provocatorio e ricco di orrori e magia.
Il surrealismo e la psicomagia
L’incontro negli anni ’60 con una guaritrice messicana di nome Pachita a suggellare una particolare attrazione per i metodi da lei utilizzati per giungere alla guarigione dei propri pazienti: tecniche non riconosciute dalla medicina tradizionale ma che fanno percepire una forza positiva, tale da portare il paziente stesso a una reazione taumaturgica o all’accettazione serenza della propria malattia.

Alejandro Jodorowsky
Alejandro Jodorowsky, profondamente affascinato da un metodo di cura tanto caratterizzato da intrigante mistero e nello stesso tempo da consapevole finzione – che pure risulta così psicologicamente appagante e quindi “necessario” al benessere delle persone – elabora quindi una forma d’arte che abbia come fine la guarigione, definendola Psicomagia.
Per mezzo di quello che egli chiama “atto effimero”, Alejandro Jodorowsky propone all’interlocutore un gesto da realizzare, in apparenza privo di logica, ma in realtà carico di un dirompente impatto emotivo che lo porterà a vedere e percepire la propria realtà da un punto altro, diverso e nuovo. In seguito, l’interlocutore, realizzando il gesto proposto dallo psicomago, spezzerà la quotidianità con i suoi problemi e il suo personale vissuto, per arrivare a una nuova percezione del problema stesso.
La Psicomagia: rivelazione di una metodologia innovativa
Il titolo è uno di quelli che ti fa pensare: Psicomagia..cosa sarà mai? Di primo acchito possiamo solo pensare ad un libro che sia sospeso tra due realtà diverse ma correlate tra loro: la magia e la psicologia. E forse non andiamo molto lontano. In verità Psicomagia di Alejandro Jodorowsky è un libro che sa stupire, curioso e per certi versi illuminante. E’ un libro che ti lascia qualcosa dentro e ti porta a dire perché non provarci?
I temi trattati dal famoso regista cileno non sono sconosciuti ai più: sogni lucidi, tecniche di visualizzazione ed immaginazione, meditazione etc… Ma è come vengono trattati questi argomenti che fa la differenza e la loro applicazione all’atto pratico.
Fin dai primi capitoli il lettore viene catapultato in una realtà “teatrale” in cui il protagonista è il lettore stesso il quale ha un potere decisionale e di interpretazione che lo porta ad essere non solo l’attore principale, ma anche il regista, il direttore di scena etc..il risultato è la pianificazione di una metodologia, una psicoanalisi rivisitata, che si propone come cura alternativa a disagi fisici, psico-fisici e mentali semplicemente portando a termine un’atto teatrale.
Nel libro viene dato ampio spazio a quelle che sono le esperienze precedenti alla grande scoperta della Psicomagia, raccontate, riscritte e rielaborate in chiave poetica. E cosi che riusciamo a comprendere anche l’immensa cultura di Alejandro Jodorowsky, lo studio profondo di testi sacri e delle teorie psicanalitiche, l’incontro con gli sciamani e lo studio del significato archetipico dei simboli.
La parte finale del libro è dedicata ad un approfondimento pratico e solo per aspiranti psicomaghi con tecniche di meditazione e visualizzazione.
In definitiva è un libro che si legge volentieri, scorrevole e non troppo difficile da comprendere, anche per un neofita. Sicuramente la parte pratica risulta la più interessante ma per apprezzare appieno questo “piccolo manuale” è necessario conoscere tutta la storia di come è nata la Psicomagia e come questa può essere una risposta ai piccoli/grandi problemi della vita.
![]() |
Una terapia panica
€ 12
|
L’arte di Alejandro Jodorowsky con una dimensione guaritrice
Degli esempi di atti psicomagici: una persona parlava a Jodorowsky dei propri problemi economici, dicendogli che non aveva mai un soldo in tasca. Jodorowsky gli chiese semplicemente di incollare alle proprie scarpe due monete, in maniera tale che camminando si potesse sentire il tintinnio delle monete sulla strada. A un ragazzo, orfano del padre, la cui figura, idealizzata e severa, continuava a influenzarne negativamente la vita, chiese di bruciare una foto del padre, gettando le ceneri in un bicchiere di vino, e quindi di berlo.
Il gesto psicomagico è dunque finalizzato ad essere costruttivo e positivo. Il suo è un tentativo di dare all’arte una dimensione di “guarigione”, non più meramente estetica né con fini politicizzati.
Nel libro La danza della realtà, Alejandro Jodorowsky racconta di come si rivolse a lui e alla psicomagia per curarsi dalla depressione anche un grande attore italiano. Il nome dell’attore in questione non è mai citato, ma dalle pur scarne descrizioni fatte si potrebbe pensare a Vittorio Gassman, il quale – ammesso si tratti di lui -, pare si fosse rifiutato di compiere il gesto psicomagico proposto da Jodorowsky (un complesso rituale in cui doveva sgozzare un gallo sulla tomba della madre), dicendo Ma io non posso. Io sono Vittorio Gassman. Per Jodorowsky quella fu la vera natura della depressione dell’attore, il dover “portare” un nome come un’etichetta.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi