Una donna al cellulare in un film di Chaplin del 1928
Una donna al cellulare: detta in questo modo non ci sarebbe nulla di strano tanto da attrarre l’attenzione del pubblico di Altrarealtà.com. Immaginate però di ambientare questa scena nel 1928. Un regista di Belfast, dopo un accurato studio, carica su Youtube un filmato tratto da un film promozionale di Charlie Chaplin del 1928, The Circus, chiedendo agli utenti di commentarlo. Fin qui nulla di strano, se non fosse per il fatto che in un fotogramma si vede una donna che cammina in mezzo alla strada e che sembra star usando un telefono cellulare, oltre cinquant’anni prima dell’arrivo dei telefonini.
La scena soprendente, che ha lasciato perplessi gli spettatori, si trova nella sezione extra del film e sarà proiettata alla première al Manns Chinese Theatre di Hollywood. La notizia viene riportata dal Daily Mail. A scoprire l’anacronismo sconcertante è stato George Clark, un regista nordirlandese. Nel filmato è possibile vedere una donna di una certa età, vestita con un cappellino e un cappotto, con la mano sinistra poggiata sul viso. Tra le ipotesi avanzate molti sostengono possa trattarsi di una trombetta acustica di quelle che si utilizzavano un tempo oppure che la signora stesse parlando da sola, dato che accanto a lei non c’è nessuno, ad eccezione di un uomo che passa nella sequenza successiva.
Una donna al cellulare ad inizio ‘900: una scena che potrebbe presagire un bellissimo film che parla di viaggi nel tempo, degno di un film fantascentifico. E’ molto singolare notare come questa figura che si vede per pochi secondi tenga un comportamento vagamente moderno.
Una donna al cellulare in un film di Chaplin
Questo cortometraggio è un pezzo di filmato che il regista Clark ha trovato dietro le quinte del film di Charlie Chaplin The Circus. Clark ha studiato questo film per più di un anno e lo ha mostrato a più di cento persone e a un festival del cinema: nessuno ha dato una spiegazione logica su cosa sta facendo la donna. La sua unica teoria è che il filmato mostra un viaggiatore del tempo con un telefono cellulare.
Foto anacronistiche che nel corso dei tempi hanno incuriosito studiosi e amanti del genere mistero. Sarebbe interessante chiedere al maestro Chaplin oggi una traduzione del senso che questa scena del film avrebbe dovuto avere. I più pensano possa essere la riproduzione di una donna al cellulare. Dando una interpretazione leggermente differente, si potrebbe pensare anche a una persona che ascolta una radio a transistor, di quelle che oggi funzionano a batterie. Entrambe le supposizioni proprio non sembrano conciliare col fatto che ci troviamo alla fine degli anni ’20.
Non dimentichiamo che il grande Chaplin fu interprete di un’altra pellicola intitolata Tempi moderni che fu realizzata nel 1936 e dove Charlot mostrava i gesti ripetitivi, i ritmi disumani e spersonalizzanti della catena di montaggio alla quale lui lavorava, nei panni di un operaio meccanico e dove lo stesso viene prescelto per sperimentare la macchina automatica da alimentazione, che dovrebbe consentire di mangiare senza interrompere il lavoro (aspetto che in una visione scientifica del lavoro produrrebbe vantaggio competitivo).
Una donna al cellulare nel 1928: retroscena del film “The Circus”
Conoscendo il grande genio di Chaplin, potremmo anche supporre che il gesto insolito di una donna al cellulare visibile nel suo film The Circus del 1928 possa essere una intuizione futuristica di un qualcosa che non esisteva e che sarebbe potuto esistere nell’immaginario di una società di inizio secolo. Il frutto di una mente geniale o quasi una profezia?
Un film, dove appare l’insolita viaggiatrice nel tempo, che ottenne un prestigioso riconoscimento, risultando dei più riusciti capolavori di Chaplin, ricco di invenzioni comiche quanto di sottile sentimento e poesia, fosse solo per la fatica che gli costò portarlo a termine e nonostante le disavventure che ne contrastarono l’esito. Disavventure familiari, che minarono seriamente l’equilibrio psichico di Chaplin. Il matrimonio forzato con Lita Grey cui seguì un divorzio dalle esorbitanti richieste economiche di Lita con il miserevole tentativo, fortunatamente non riuscito, di distruggere la carriera artistica del marito con l’infamia e lo scandalo. Il film stesso rischiò seriamente di non arrivare mai sugli schermi quando i legali della controparte chiesero ed ottennero il sequestro dei beni di Chaplin. Questi, previdente, aveva provveduto in tempo a mettere al sicuro il materiale girato, ma il blocco degli studios gli costò otto mesi di inattività ed un profondo esaurimento nervoso, con manifestazioni di insonnia, fobie igieniste, altre insane fissazioni e l’improvviso ingrigimento dei capelli che, alla ripresa della lavorazione, lo costrinse a ricorrere alla tintura.
Ancor prima dell’inizio delle riprese il tendone del circo, ricostruito negli studios, venne seriamente danneggiato da una bufera di vento e di pioggia. Dopo quattro settimane di lavorazione, Chaplin scoprì tragicamente che i negativi originali erano completamente inservibili a causa di rigature causate da un errore del laboratorio: nulla ci è dato di sapere sulla sorte dei tecnici. Al nono mese un incendio distrusse completamente il set danneggiando anche le apparecchiature tecniche. La scena finale prevedeva che i carrozzoni del circo si allontanassero lungo la strada ma, la notte precedente le riprese, essi erano stati trafugati da una compagnia di goliardi. Per il numero di acrobazia sulla corda sospesa Chaplin dovette apprendere la tecnica dell’equilibrio sottoponendosi ad intensivi allenamenti.
La scena nella gabbia del leone fu girata complessivamente circa duecento volte e questo nonostante il terrore vero che, a detta dello stesso, a volte assaliva Chaplin. Solo sul finire degli anni ’60 egli si riappacificò con questa pellicola, che tanti dispiaceri evidentemente doveva ricordargli, allorché per la nuova riedizione compose la traccia musicale e interpretò personalmente, a 79 anni, la canzone d’apertura del film. Chi avrebbe pensato che sarebbe ritornato all’attenzione delle cronache per una scena di pochi secondi che riproduce una donna al cellulare? Altrarealtà.com vi ripropone il video che mostra la fatidica scena.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi Wikipedia