Sette sataniche legate al suicidio di una studentessa
Sette sataniche: sarebbe la probabile causa della morte di una giovane studentessa 21enne, Micol Scofano, che si è tolta la vita lanciandosi dal quinto piano dell’abitazione dove viveva. La Procura ha in un primo momento archiviato il caso come suicidio ma un biglietto lasciato dalla giovane lascia un velo di mistero su una vicenda accaduta il 17 maggio 2013. Dopo due anni si attende chiarezza sul misterioso suicidio. Approfondimento su Altrarealta.com.
Le sette sataniche mi hanno rovinato: un biglietto lasciato dalla giovane studentessa calabrese, giunta a Roma per studiare medicina, poco prima di lanciarsi nel vuoto dalla casa al Trionfale dove abitava. La Procura di Roma indaga per comprendere cosa si nasconda dietro quel gesto che all’apparenza è stato catalogato come atto suicida. Si ipotizza così un reato di istigazione al suicidio.
E’ quanto il pm Francesco Dall’Olio sostiene nell’indagine, alimentata anche da un corposo dossier presentato dalla criminologa Roberta Bruzzone, nota al pubblico per aver studiato e valutato numerosi delitti approfonditi in vari programmi televisivi.
L’ombra delle sette sataniche dietro l’immotivato suicidio di Micol Scofano

Sette sataniche manipolazione
Sono stati ascoltati numerosi testimoni ma finora nessuna conferma alla pista del satanismo dietro al dramma della ragazza di Cosenza. Allora perché quel bigliettino con un riferimento così esplicito? Un dubbio che allontana l’esito finale delle verifiche: l’inchiesta, infatti, si muove su un terreno impervio. Micol, molto riservata, aveva molti amici e amiche ma scavare nel suo mondo è molto difficoltoso.
Proprio per il suo carattere chiuso, non si è lasciata andare a grandi confidenze: una circostanza che potrebbe aver facilitato le mosse di chi avrebbe interesse a nascondere le proprie responsabilità, soprattutto considerando il silenzio che circonda l’universo delle sette sataniche.
Gli inquirenti non hanno ristretto il campo delle indagini alla vita romana della ragazza originaria della Calabria. Le indagini si sono spinte fino al luogo di origine, comune di San Lucido nella provincia di Cosenza, dove la giovane aveva vissuto prima di trasferirsi a Roma per studiare. Potrebbe essere legato a motivi familiari il gesto disperato di togliersi la vita: la separazione dei genitori non sarebbe stata tollerata dalla giovane? Ma allora perché dare responsabilità a presunte sette sataniche? Un caso ancora aperto quello della morte di Micol, studentessa modello.
Sette sataniche attraverso il web: un fenomeno che mette in pericolo gli adolescenti
Un nuovo fenomeno che purtroppo riguarda da vicino una vasta fascia di adolescenti è il cosiddetto satanismo acido. Vengono sperimentati sacrifici, droghe e ritualità al limite del lecito nel nome del maligno. Quasi una moda, purtroppo sottovalutata, quella di accostarsi a pseudo gruppi accomunati dalla passione per certa musica estrema o per un look apparentemente eccentrico ma che possono nascondere vere e proprie sette sataniche.
I social vengono utilizzati attraverso gruppi chiusi per avvicinare i più giovani. E’ proprio Facebook, il social per eccellenza ad essere utilizzato, più di tutti gli altri presenti in internet, per contattare i ragazzi sensibili al fascino del signore delle tenebre. Ed è anche il luogo dove la Polizia di Stato ogni giorno scova decine di nuovi simpatizzanti. L’età a rischio è proprio quella compresa tra i 12 e i 22 anni. Frasi ad effetto, musiche dark spinto, fotografie di sangue e teschi, e questi ragazzi soli davanti al pc e spesso per la maggior parte della giornata, vengono risucchiati dal vortice dell’oscuro. Spesso questi adolescenti vengono quasi ipnotizzati con musiche realizzate al computer dove si sentono lamenti, voci sofferenti. E’ quanto rivela Maria Carla Bocchino, I° dirigente Responsabile Divisione Analisi dello SCO, Servizio Centrale Operativo, della Polizia di Stato in un’intervista fornita al settimanale Panorama.
Ai nuovi adepti viene chiesto di effettuare sacrifici su animali, patti di sangue sigillati da rapporti sessuali conditi da alcol, droghe e rituali esoterici. Dunque una forma acida di satanismo che non ha nulla a che fare con il vero e proprio mondo degli adoratori del maligno.
Continua la dottoressa: Ci sono differenze sostanziali tra sette acide e sette sataniche. Ad esempio le prime non commettono violenze, sacrifici né di animali né di esseri umani. Loro adorano satana come un cristiano può credere in Dio, un musulmano in Allah, un buddista in Buddah. E’ una semplice divinità. Anche coloro che scelgono di seguire la setta satanica sono totalmente differenti da coloro che seguono i satanisti acidi. Chi si avvicina alle sette di satana ha circa 40 anni e lo fa dopo aver studiato, letto o seguito filosofie spesso orientali. In Italia sono circa 1000 persone. I seguaci dei satanisti acidi, invece, sono giovanissimi, gli stessi dominus della setta raggiungono al massimo 35- 40 anni. Non ne abbiamo trovati di più anziani. Si tratta di due fenomeni non correlati. Due mondi differenti, sebbene non si escluda che nel satanismo acido si possa giungere all’omicidio magari spinti dall’uso di sostanze stupefacenti.
Proponiamo una inchiesta del programma Vade Retro sulle sette sataniche e fatti di cronaca registratisi in America.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi