Santa Faustina Kowalska racconta l’Inferno per ordine di Dio

Santa Faustina Kowalska
Santa Faustina Kowalska, al secolo Helena Kowalska, è stata una religiosa nata in terra polacca nel 1905. Una vita breve, durata appena 33 anni, trascorsa come religiosa appartenente alla congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia e propagatrice della devozione a Gesù Misericordioso.
Svolse mansioni di cuoca, giardiniera e portinaia e osservò fedelmente la regola religiosa. Adottò uno stile di vita severo e i digiuni indebolirono la sua salute, già cagionevole. Si ammalò di tubercolosi e dovette essere ricoverata due volte in un sanatorio vicino a Cracovia. Di carattere riservato, i devoti le attribuiscono un’intensa vita mistica: nel suo Diario scrive che Gesù le attribuisce l’appellativo di Segretaria della Divina Misericordia.
Nel 1938 aggiunge di aver avuto un dialogo con Dio, in cui si lamenta del fatto che la sua congregazione non abbia nemmeno una santa, e riceve questa risposta: …Tu la sei. La morte la colse nel giorno della sua crociata, il 5 ottobre dello stesso anno a Cracovia, alle ore 22:45, all’età di 33 anni. Il 30 aprile 2000 Suor Faustina viene canonizzata da Papa Giovanni Paolo II e oggi viene venerata in tutto il mondo come l’Apostola della Divina Misericordia.
Santa Faustina Kowalska: “L’inferno esiste. Io l’ho visto e ve lo racconto per ordine di Dio”

Santa Faustina Kowalska in una foto
La Chiesa cattolica ritiene che Santa Faustina Kowalska abbia ricevuto in vita molte grazie straordinarie: le rivelazioni, le visioni, le stigmate nascoste, la partecipazione alla passione del Signore, il dono dell’ubiquità, il dono di leggere nelle anime, il dono della profezia e il raro dono del fidanzamento e dello sposalizio mistico; il contatto vivo con Dio, con la Madonna, con gli Angeli, con i Santi e con le Anime del Purgatorio. Malgrado il dono di tante grazie straordinarie scriveva nel Diario:
Né le grazie, né le rivelazioni, né le estasi, né alcun altro dono ad essa elargito la rendono perfetta, ma l’unione intima della mia anima con Dio. I doni sono soltanto un ornamento dell’anima, ma non ne costituiscono la sostanza né la perfezione. La mia santità e perfezione consiste in una stretta unione della mia volontà con la volontà di Dio.
Il Diario, scritto in forma di memorie, è stato scritto da Santa Faustina negli ultimi quattro anni della sua vita. In esso è rivelata la profondità della vita spirituale e la comunione della sua anima con Dio. Ed è proprio tra le righe di questo Diario che ripercorre la sua vita, che si apprende tra l’altro la straordinaria e terrificante esperienza che questa suora ha vissuto, per volontà di Dio: la visione dell’Inferno.
Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell’Inferno.
É un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie pene che ho viste:
la prima pena, quella che costituisce l’inferno, è la perdita di Dio;
la seconda, i continui rimorsi della coscienza;
la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai;
la quarta pena è il fuoco che penetra l’anima, ma non l’annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale, acceso dall’ira di Dio;
la quinta pena è l’oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio;
la sesta pena è la compagnia continua di satana;
la settima pena è la tremenda disperazione, l’odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie. Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda ed indescrivibile.
Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall’altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l’onnipotenza di Dio.
Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l’eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun’anima si giustifichi dicendo che l’inferno non c’è, oppure che nessuno c’è mai stato e nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell’inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l’inferno c’è.
Ora non posso parlare di questo. Ho l’ordine da Dio di lasciarlo per iscritto. I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l’inferno. Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la misericordia di Dio per loro.
Una esperienza tremenda che è stata vissuta anche da Santa Teresa d’Avila, da Santa Caterina da Siena e da Suor Lucia, veggente di Fatima.
Attraverso la testimonianza di Santa Faustina Kowalska è oggi grande la devozione alla Divina Misericordia di Gesù, la cui immagine nota a tutti i fedeli è stata proprio frutto di quanto visto dalla stessa Faustina durante una delle visioni. La festa della Divina Misericordia viene celebrata la prima domenica dopo Pasqua.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi Wikipedia