Preghiere di liberazione: un supporto all’esorcismo
Preghiere di liberazione: un vero supporto alla preghiera di esorcismo, effettuata da un sacerdote che ha un mandato speciale del vescovo. Approfondimento su Altrarealtà.com.
Si tratta di preghiere che tendono a richiedere l’intervento diretto di Dio su una particolare situazione come un matrimonio in crisi, il malessere che colpisce una persona che presenta disturbi che non trovano alcuna motivazione medica e qualsiasi altro avvenimento il cui verificarsi sembra essere dipendente da un maleficio operato il più delle volte attraverso operatori dell’occulto, maghi e coloro che in qualche maniera operano in stretto collegamento con le forze del male.
Vi sono preghiere di liberazione implorative a Dio ma anche imperative al demonio. Si intima cioè al maligno, senza però mai rivolgersi a lui in un dialogo diretto, di liberare la persona e di andare via nel nome di Gesù Cristo. Questo tipo di preghiere possono essere recitate da tutti, dunque anche persone non consacrate o sacerdoti senza mandato del Vescovo. Possono essere recitate anche a proprio favore oltre che a favore di terze persone. Può essere utile che un gruppo di preghiera supporti coloro che stanno operando esorcismo. Non è sempre facile stanare il maligno se ci siano sospetti casi di possessione demoniaca. Tuttavia questa pia pratica può rivelarsi alquanto utile e contribuire in maniera decisa al raggiungimento della liberazione di una creatura dalla presenza del maligno.
Le preghiere di liberazione: il parere di Padre Amorth, esorcista
Già abbiamo avuto modo di trattare come il maligno può manifestare la sua presenza attraverso disturbi o attraverso la possessione come azione più grave, operata su una creatura. La Chiesa cattolica affida il ministero dell’esorcismo ad un sacerdote investito con uno speciale mandato dal Vescovo.
Le preghiere di liberazione, così come lo stesso Gesù Cristo dice nei Vangeli, sono uno strumento potente al fine di ridonare la gioia alla persona colpita da questa particolare sofferenza. Ci si rivolge a Gesù, alla Vergine Maria o all’Arcangelo San Michele, Principe delle milizie celesti e invocato particolarmente per favorire la liberazione dalla presenza del demonio. Utile si rivela l’invocazione di Santi che nella loro vita hanno avuto un rapporto di lotta cruenta con il maligno. Si pensi San Pio da Pietrelcina, Santa Gemma Galgani o anche San Giovanni Paolo II, la cui invocazione si rivela essere molto efficace.
Coloro che crederanno in me, nel mio nome cacceranno i demoni… imporranno le mani sugli infermi ed essi guariranno (Mc 16,17-18). Se almeno i sacerdoti credessero alle parole del Signore e al potere che hanno, non si stancherebbero di benedire tutte le persone che domandano anche solo una semplice benedizione. Credo che tanti mali guarirebbero e che un esercito di persone (maghi, cartomanti, sensitivi e simili) finirebbero in cassa integrazione. È uno degli scopi che noi esorcisti, almeno indirettamente, cerchiamo di ottenere. (Don Gabriele Amorth, esorcista).
Le preghiere di liberazione supportano l’opera degli esorcisti, sempre più pochi
Sembra incredibile ma oggi sempre più rappresentanti del clero sembrano restii a credere nell’esistenza stessa del demonio, Vescovi compresi! Una contraddizione se si considera che nel Vangelo sono molti gli espisodi narrati dagli evangelisti sullo scontro diretto tra Gesù e l’antico serpente. La morte sulla Croce sancisce proprio la vittoria di Cristo su satana. Le preghiere di liberazione agiscono andando ad accelerare l’opera del sacerdote esorcista.
Questo dato di fatto porta al proliferare di figure come maghi, guaritori, cartomanti, il più delle volte dei ciarlatani ma anche dei veri e propri mediatori di forze occulte che, dietro richieste ingenti di denaro, promettono di risolvere problemi di salute, di lavoro, d’amore. Tutte pratiche che al contrario, così come asserisce lo stesso Don Amorth, portano a rafforzare e ad aggravare gli effetti nefasti di una presenza demoniaca, al punto da giungere a conseguenze disastrose. Le preghiere riescono a supportare fattivamente l’opera di liberazione della creatura disturbata.
Più queste preghiere vengono recitate con fiducia e maggiore sarà la manifestazione di disagio e di sofferenza del maligno che tenderà a ribellarsi e a dimenarsi anche se esse verranno recitate a distanza rispetto al luogo dove si opera l’esorcismo.
Don Amorth racconta che durante i riti da lui operati, un gruppo di preghiera appartenente al Rinnovamento nello Spirito Santo, associazione riconosciuta all’interno della Chiesa cattolica, recitava preghiere di liberazione e invocazioni allo Spirito Santo in una stanza adiacente la sua. Il più delle volte la conferma dell’efficacia di queste opere di misericordia spirituale è data proprio dalla viva voce del maligno attraverso la persona posseduta. Prima di abbandonare il corpo infestato questi non può evitare di emettere grida di sofferenza intimando al sacerdote esorcista di smetterla di tormentarlo. La preghiera può tutto ma ancor più della preghiera la fiducia di essere esauditi da Dio Onnipotente.
Fonte Parziale: Amazon Vaderetro.tv