Moai: il mistero dei monoliti dell’isola di Pasqua
Chi sono e cosa rappresentano i Moai? L’Isola di Pasqua, una piccola porzione di terra a largo del Cile in pieno Oceano Pacifico, è famosa non solo per la sua bellezza naturale e faunistica ma anche per la presenza dei Moai ovvero delle statue monolitiche rappresentanti delle fattezze umane, sparse un pò per tutta l’isola.
Se ne contano ben 887 e sono composti da un corpo piuttosto minuto, e spesso interrato, rispetto all’enorme capo. I più alti tra i monoliti misurano circa 10 metri dal suolo e pesano dalle 80 alle 90 tonnellate. Proprio per per queste caratteristiche che l’Isola di Pasqua è una delle mete turistiche più “gettonate” tra i cultori di antiche civiltà e misteri.
Il loro aspetto varia, sia in grandezza che dal punto di vista estetico: alcuni di loro indossano una specie di copricapo (scolpito da un tufo differente rispetto al corpo) che secondo alcuni in verità rappresenta la pettinatura utilizzata dagli antichi abitati dell’isola.
Chi sono e chi l’ha creati i Moai?
Gli storici sono concordi nell’affermare che i creatori di queste gigantesche sculture siano gli antichi abitanti dell’Isola di Pasqua, la Popolazione Rapa Nui (che è anche il vero nome dell’isola) che li realizzò attorno all’anno 1000 d.C.
Questa popolazione ha destato molta curiosità tra gli storici e gli archeologi soprattutto per alcune interessanti scoperte, infatti oltre il mistero dei Moai, questa popolazione adottò anche un sistema di scrittura basato su glifi, chiamato Rongorongo, ancora indecifrabile per i nostri studiosi. Ed alcuni di questi glifi sono riprodotti nel busto dei Moai rendendo ancora più affascinante il velo di mistero che aleggia attorno questi mastodontici monoliti.
Ma cosa, o chi, rappresentano? Numerose sono le teorie, e nessuna di queste trova valide basi per emergere tra altre: secondo alcune tradizioni Maori sembra che i Moai siano statue portatori di prosperità e benessere oltre che protettori dell’isola e del suo popolo. Altre teorie tendono ad attribuire un significato religioso atto a rappresentare le divinità del popolo Rapa Nui. Mentre per i monoliti più piccoli viene attribuito un significato funerario: la rappresentazione del defunto.
Moai: costruzione e trasporto
Un’altro mistero attorno alle statue Moai è quello legato al trasporto e alla loro costruzione. Anche qui le teorie abbondano e come al solito non vi è una che primeggia sulle altre.
Andando con ordine, i monoliti sono ricavati da singoli blocchi di tufo vulcanico ed ognuno di essi veniva scolpito sul luogo e poi trasportato altrove: è giusto sottolineare come queste operazioni comportavano un importante dispendio di energie, tempo e risorse.
Oltre alla grande quantità di uomini e di tempo impiegati per la costruzione, si pensa che il trasporto avvenisse tramite un sistema di corde legate alla testa della statua che tirate in alternanza da un lato e dall’altro innescassero un sistema di movimento “a camminata”. Per quanto riguarda la salita, o la discesa, del monolite, il sistema di trasporto era affidata al rotolamento su tronchi di legno.
Fonti:
www.wikipedia.org
http://ngm.nationalgeographic.com/2012/07/easter-island/bloch-text