Medicina Ayurvedica: come conservare in equilibrio corpo, mente e spirito
Medicina Ayurvedica: una disciplina antica oltre 6000 anni che pone le sue radici in India. Il senso di questo termine è proprio Scienza della Vita, basata su due libri antichi scritti in sanscrito oltre 2000 anni fa: Caraka Samhita e Sushruta Samhita. Con Altrarealta.com continua il percorso relativo alla medicina alternativa e ai suoi interessanti segreti e particolari.
Su cosa si basa questa disciplina alternativa alla medicina ufficiale? L’individuo nella sua complessità formata da corpo, spirito e mente, viene posto al centro di tutto e nella relazione con la malattia si cerca di andare alla scoperta della causa del malessere più che del sintomo stesso.
Recita infatti lo Sushruta, uno dei testi più antichi della Medicina Ayurvedica:
La salute è quella condizione in cui i princìpi fisiologici del corpo sono in equilibrio, la digestione è efficiente, i tessuti sono in condizione normale, le funzioni escretorie sono regolari e mente, sensi e spirito sono pienamente appagati.
La condizione di salute nella sua totalità deriva proprio dall’equilibrio tra le tre energie vitali, definite dosha:
- Vata, principio del movimento, predominante tra le due e le sei del mattino e del pomeriggio;
- Pitta, che presiede i processi di trasformazione, la cui influenza è maggiore tra le dieci di mattina e le due del pomeriggio, e tra le ventidue e le due di notte;
- Kapha, ossia l’energia statica, predominante tra le sei e le dieci di mattina e di sera.
Sono proprio le tre energie vitali a interagire sinergicamente per il perfetto funzionamento dell’organismo vivente che, come per l’universo, si fonda su cinque elementi fondamentali. Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra sono interagenti tra loro e danno via alle diverse realtà materiali oltre noi stessi.
Un medico ayurveda giunge a diagnosticare una patologia proprio andando ad analizzare la sussistenza dell’equilibrio dei dosha, del dhatu, ossia del corpo umano inteso come insieme di tessuti in continuo rinnovamento, e dell’agni, o meglio digestione intesa come nutrimento del corpo nel suo insieme.
Medicina Ayurvedica: rimedi e princìpi base
Un individuo che vuole applicare nella propria vita i princìpi dell’Ayurveda, seguirà un comportamento che pone in relazione il suo spirito alla sua vita quotidiana.
Secondo l’Ayurveda, è fondamentale seguire 5 princìpi di comportamento:
- Astensione dall’uccidere qualsiasi forma di vita animale
- Astensione dal rubare
- Astensione da sessualità scorretta
- Astensione dal mentire
- Astensione dal consumo di alcolici
Il cibo diventa parte integrante del nostro corpo, per cui è necessario e fondamentale conoscere come alimentarsi e quale effetto esso può dare all’organismo, assieme all’aria e all’acqua. Una forza importante da considerare è il prana energia di cui sono ricchi gli alimenti freschi e gli ortaggi coltivati con metodo biologico, al contrario di cibi e alimenti surgelati o coltivati con additivi chimici e fertilizzanti.
Nutrirsi dunque di cibo sattvico significa conservare l’armonia del corpo e il suo equilibrio interno, con conseguente sviluppo di pace per la mente, emozioni come amore, felicità e forza. I sei sapori della medicina ayurvedica richiamano i cinque elementi della medicina cinese:
- Dolce
- Salato
- Aspro
- Pungente
- Amaro
- Astringente
La scelta di un sapore dipende dalla dieta che si predilige, sulla base della costituzione di appartenenza:
- Vata: è aggravato dai sapori amaro, pungente, astringente e beneficia di quelli salati, aspri e dolci;
- Pitta: è aggravato dai sapori aspro, pungente e salato e beneficia di sapori amari, astringenti e dolci;
- Kapha: è aggravato dai sapori aspro, dolce e salato e beneficia di sapori pungenti, amari e astringenti.
Chi rientra nella costituzione vata presenta un corpo snello, con tendenza a non modificare il proprio peso per tutta la vita. Difficilmente accumula grasso e ha difficoltà ad incrementare la propria massa muscolare.
Chi rientra nella costituzione pitta presenta una figura più squadrata, con larghe spalle e vita esile, muscoli facilmente sviluppabili. Ossa robuste e dimensioni maggiori di gambe e braccia.
Chi rientra nella costituzione kapha presenta fianchi più morbidi e larghi, con spalle larghe, collo corto e tendenza a trattenere liquidi.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi