Maria Simma e le anime del Purgatorio
Maria Simma nacque il 5 febbraio 1915 a Sonntag, in Austria, da Giuseppe Antonio e Aloisa Rinderer. Visse la sua vita in condizioni umili e semplici, approfondendo la conoscenza di Dio attraverso corsi di religione tenuti dal curato della sua parrocchia, Kari Fritz. Provò ad entrare in un convento per intraprendere la vita religiosa ma dovette rinunciare per le sue precarie condizioni di salute. Maria Simma visse successivamente in casa del padre, accudendolo fino alla sua morte, nel 1947.
In seguito visse da sola, in disagiate condizioni economiche, occupandosi dell’orto e accettando anche aiuti di gente caritatevole. Formatasi spiritualmente durante i soggiorni in convento, si consacrò alla Madonna, impegnandosi a intercedere per le anime del Purgatorio mediante la preghiera, i sacrifici e l’apostolato. Maria Simma Aiutava anche i bambini a prepararsi alla Prima Comunione, dimostrandosi all’altezza del compito.
Maria Simma e la straordinaria capacità di parlare con le anime del Purgatorio
All’età di 25 anni, Maria Simma, nel 1940, cominciò a entrare in contatto con le anime del Purgatorio: all’inizio erano pochi casi all’anno, ma dal 1954 i contatti furono pressoché continui, sia di giorno che di notte.
La sua straordinaria esperienza, descritta successivamente in diversi libri, la rese nota in Austria e all’estero. Innumerevoli furono le conferenze da lei tenute, per sensibilizzare la gente sulle richieste di preghiera delle anime del Purgatorio. Maria Simma Morì a 89 anni il 16 marzo del 2004.
Maria Simma afferma che, a differenza degli spiritisti, “Noi non abbiamo il permesso di evocare i morti…nel mio caso, mai li ho chiamati, mai li chiamo e mai li chiamerò. Gesù ha permesso questa mia esperienza attraverso Sua Madre.”
Maria Simma però, come ella stessa affermava, non è stata la sola ad avere contatti con le anime del Purgatorio:
“(Di esperienze come la mia) ce ne sono diverse, alcune famose, altre non conosciute. Padre Pio ha spesso visto le anime del Purgatorio, poi ancora Santa Caterina da Genova, San Giovanni Bosco e Santa Brigida di Svezia.”
Durante la sua singolare esperienza Maria Simma è entrata in contatto successivamente con tre vescovi, deputati alla sua diocesi: il primo, Tschann, l’avrebbe “approvata silenziosamente”, il secondo, Wechner, l’avrebbe “attivamente appoggiata”, mentre il terzo, Küng, “non si è ancora espresso”. È stata seguita, dal 1938 al 1976, dal parroco di Sonntag, P. Alphons Matt, che l’aiutò e le fu amico. Dal 1976 fu seguita da P. Fridolin Bischof, nuovo parroco di Sonntag, che ha detto: “Coloro che professano un’autentica fede cristiana ed una profonda pietà possono essere gli esempi migliori per gli altri che, con il loro aiuto, riescono a restare sulla retta via. Maria è tra costoro.“
Secondo la mistica austriaca Maria Simma, le anime chiedono di essere aiutate da noi con la preghiera, la recita della preghiera mariana del Rosario e soprattutto con la Santa Messa. Tra le critiche rivolte dalle anime ad alcune consuetudini attuali, particolare rilievo avrebbe, secondo Maria Simma, l’abitudine di somministrare la Santa Eucaristia in mano: “In condizioni normali, solo le mani consacrate dei sacerdoti devono distribuire la Comunione.”
Questo discorso si ricollega a quanto fu costretto a rivelare il demonio durante l’esorcismo di Anneliese Michel, di cui abbiamo trattato la storia precedentemente. Secondo quanto afferma Maria Simma, l’introduzione della pratica di distribuzione della Santa Eucaristia sulle mani sarebbe dovuta alla volontà di alcuni cardinali legati alla massoneria, così come la stessa veggente spiega nel documento video riportato di seguito.
Per quanto riguarda le apparizioni mariane, sottolinea i frutti importantissimi che ne sono derivati, in particolare le conversioni, citando Lourdes, Rue de Bac, Fatima e Medjugorje.
Ricorda inoltre che “Il Signore ci avverte con disastri ecologici naturali e causati dall’uomo, tra cui vi sono i terremoti, le grandi carestie e le pesti, di cui l’AIDS non è l’ultima. Nessuno può negare che queste cose continuano di fatto a verificarsi e con una regolarità impressionante. Ma una cosa per la quale pochissimi sono preparati è un crollo dell’economia mondiale che metterà i grandi e i potenti letteralmente in ginocchio.“
A Maria Simma venne chiesto se anche persone di altre religioni, oltre ai cristiani, vanno in Cielo. Lei rispose: “Si, e sono felici. Chiunque viva bene la sua fede è felice. Ma è attraverso la fede cattolica che guadagniamo di più per il Cielo.”
Fonte Parziale: Amazon