Marco Mariolini: il collezionista di anoressiche
Marco Mariolini è il protagonista di un fatto di cronaca efferato: la cronaca di un delitto annunciato. E’ la storia di un caso giudiziario e umano senza precedenti in letteratura criminale. Approfondimento su Altrarealtà.com.
Mariolini è un antiquario di Pisogne, in provincia di Brescia: la sua ossessione sono le donne estremamente magre, praticamente scheletriche. Una vera e propria perversione, come sarà definita da lui stesso, che porterà ad un epilogo tragico la storia con la sua giovane vittima.
Marco Mariolini non riesce a concepire la vita senza una donna magrissima al suo fianco. Dopo avere lasciato la moglie, che, per assecondare la sua perversione, aveva spinto ai limiti dell’anoressia, Mariolini si getta ossessionato alla ricerca di una nuova compagna. La trova, tramite un annuncio di cuori solitari in Monica Calò, 29 anni, studentessa di logopedia proveniente da Domodossola. I due convivono per alcuni mesi. Esasperata per i continui digiuni a cui Mariolini la costringeva, nel disperato tentativo di liberarsi dalla sua morsa, Monica colpisce nel sonno l’amante a colpi di martello ma non lo uccide. Per quel gesto, con l’accusa di tentato omicidio, Monica trascorre un anno agli arresti domiciliari.
L’insana ossessione di Marco Mariolini per le donne magre
Marco non si dà pace. Rivuole Monica a tutti i costi. Durante quel periodo di forzata lontananza, scrive anche il libro Io Barbara e il mondo delle anoressiche, in cui racconta la sua ossessione e si dice pronto a uccidere Monica o chiunque gli avesse impedito di riavere la donna che amava.
Dunque un delitto praticamente annunciato, che si realizza in tutta la sua efferatezza il 14 luglio 1998. Pressata dalle continue richieste telefoniche Monica accetta di rivedere l’ex fidanzato. Ha paura. Sceglie per l’appuntamento un luogo affollato: una spiaggia di Intra, sul lago d’Iseo.
A nulla, però, valgono le precauzioni. Dopo l’ennesimo rifiuto di Monica a riallacciare i rapporti, Marco Mariolini la colpisce a morte con 22 coltellate. Poi si getta nel lago con l’intento di suicidarsi, come dichiarerà agli inquirenti. Giudicato capace di intendere, il 30 marzo 2000 Marco Mariolini viene condannato a 30 anni di carcere che sta attualmente scontando nella casa circondariale di Bergamo.
Il romanzo di Marco Mariolini ispira un film

Primo amore
Dalla tragica vicenda e dal romanzo scritto da Marco Mariolini è stato realizzato un film a firma di Matteo Garrone, intitolato Primo amore, prodotto da Fandango in collaborazione con Medusa e presentato in concorso al Festival Internazionale di Berlino. Il lavoro è stato liberamente ispirato al libro Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini.
Il programma Storie Maledette di Rai3, ripropone di recente una lunga intervista a Mariolini, recluso nel carcere di Bergamo, il quale ripercorre la sua vicenda dando particolari anche agghiaccianti sulla sua perversione che ha portato alla morte una giovane studentessa ventinovenne.
Egli si definisce unico anoressofilo al mondo, dall’aspetto fisico anche singolare, come si può vedere dalle immagini dove si presenta per metà rasato di barba e capelli. Una ossessione che lo ha portato a uccidere chi ha tentato di ribellarsi alla sua insana passione per un corpo scheletrico.
Altrarealtà ripropone il video della puntata dedicata a Marco Mariolini, il collezionista di anoressiche, e della drammatica vicenda che ha portato a rovinare la propria vita e quella della giovane vittima.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi Rai.it