Lourdes: riconosciuto il 69° miracolo

Grotta delle apparizioni a Lourdes
Lourdes: è il 69° miracolo riconosciuto e avvenuto per intercessione della Vergine Maria nel luogo delle apparizioni a Santa Bernardette Soubirous. Approfondimento su Altrarealta.com.
E’ una donna italiana la felice destinataria dell’evento prodigioso. Danila Castelli, nata nel 1946, ha ottenuto la guarigione inspiegabile scientificamente, completa e irreversibile, riconosciuta dal Bureau di medici che valuta la genuinità dei miracoli che avvengono alla Grotta di Massabielle, dove nel 1858 la Madonna apparve alla giovane Bernardette.
Il calvario di Danila inizia nel 1980, quando inizia a soffrire di crisi ipertensive spontanee e gravi. Alla donna, sposata con figli, viene diagnosticata dopo due anni una massa para-uterina e un utero fibromatoso, che la costringono a sottoporsi ad interventi chirurgici molto delicati, fino alla pancreasectomia parziale nel novembre 1982.
Una guarigione inspiegabile avvenuta a Lourdes su Danila Castelli
Nell’anno successivo i problemi sembrano non diminuire, in quanto a Danila viene diagnosticato anche un ferocromocitoma, ossia un tumore molto aggressivo e maligno: gli interventi chirurgici si protrarranno fino al 1988 ma senza esiti positivi.
Nel mese di maggio del 1989 la donna si reca a Lourdes. E come tutti gli ammalati che visitano la cittadina dei Pirenei, fa il bagno nelle piscine nate dalla fontana scaturita per indicazione della Madonna. Al termine del bagno (non c’è bisogno di asciugarsi, è tipico dell’acqua di Lourdes) dice di aver provato una forte sensazione di benessere e, poco dopo, comunica al Bureau delle Constatazioni Mediche di Lourdes l’avvenuta guarigione.
Nel 1983 Papa Giovanni Paolo II, con la Divinus Perfectionis Magister, ha stabilito la procedura per l’accertamento della guarigione. In particolare, è richiesta la presenza di una commissione medica – con medici credenti e non credenti – incaricata di valutare la guarigione secondo criteri scientifici. Esistono poi 7 criteri guida sulle caratteristiche del miracolo dettate dal cardinale Prospero Lambertini, poi divenuto Papa Benedetto XIV. Papa Lambertini scrisse nel De servorum beatificatione et beatorum canonizatione (libro IV, Cap. VIII, 2 – 1734) sette punti chiave:
1. Malattia grave, incurabile o difficoltosa a trattarsi;
2. La malattia vinta non dev’essere all’ultimo stadio o al punto da poter guarire spontaneamente;
3. Non dev’essere stato utilizzato alcun farmaco, o comunque – se utilizzato – non deve aver avuto alcun effetto;
4. La guarigione dev’essere improvvisa e istantanea;
5. Guarigione perfetta, non difettosa né parziale;
6. Ogni escrezione o crisi degna di nota devono essere avvenute a tempo debito, ragionevolmente in dipendenza di una causa accertata, precedentemente alla guarigione; in tale eventualità la guarigione non sarebbe da considerare prodigiosa, ma piuttosto, totalmente o parzialmente naturale;
7. La malattia debellata non deve riprodursi più. Generalmente per accertare l’irriproducibilità della guarigione è richiesto un periodo di osservazione attorno ai 25 anni. Come nel caso della signora Castelli.
Le indagini e l’opinione della Commissione scientifica di Lourdes sul miracolo

Prima Commissione del Bureau
Dal 1989 in poi il Bureau ha tenuto più riunioni (nel 1992, 1994, 1997 e 2010) nel corso delle quali all’unanimità i medici hanno constatato la guarigione totale della signora Castelli. È il 19 novembre 2011 quando il CMIL (Commissione Medica Internazionale di Lourdes) ha certificato l’inspiegabilità della guarigione in base alle conoscenze scientifiche attuali, poi a giugno di quest’anno monsignor Giovanni Giudici, Vescovo di Pavia (dove risiede la signora Castelli) ha sancito il carattere prodigioso-miracoloso della guarigione (il Bureau, infatti, si occupa soltanto di certificare l’inspiegabilità della guarigione da un punto di vista medico, il lato spirituale è – ovviamente – competenza della Chiesa) che ha portato effetti importanti nella vita della famiglia della signora Castelli: Che gioia per i miei figli! Hanno potuto avere una madre in grado di portarli a scuola, a danza, a incontrare i professori.
Già dopo le apparizioni mariane del 1858 venne incaricato dalla Diocesi di Tarbes, dove ricade Lourdes, il dottor Vergez, cattedratico di medicina a Montpellier. Fu lui il primo a valutare la veridicità scientifica dei miracoli. Ma è nel 1905 che San Pio X impone un processo regolare per le guarigioni più importanti. Da qui nasce il Bureau attuale, che ascolta le dichiarazioni e forma una commissione medica che accoglie medici di ogni credo. Se il Bureau dà l’ok, allora la guarigione passa alla CMIL, la Commissione Medica Internazionale di Lourdes. Una curiosità: l’80% delle guarigioni riguardano donne, e su 69 miracoli 55 sono targati Francia (8 gli italiani).
Fonte Parziale: Macrolibrarsi Affaritaliani
![]() |
€ 10
|