Le Linee Nazca: misteri e teorie possibili
Le Linee Nazca rappresentano tutt’oggi uno dei misteri più affascinanti dei nostri tempi. Altrarealta.com oggi vuole parlare di questi simboli riportando le varie teorie che si sono susseguite nei decenni e dei loro possibili creatori, ed infine accenneremo (rimandando approfondimenti ad un articolo dedicato) della famosa pista di atterraggio di Nazca. Ma partiamo con ordine: cosa sono? dove si trovano? Le Linee di Nazca sono dei geoglifi (linee tracciate sul terreno) poste sull’altopiano del deserto di Nazca, un’area di circa 80km posta tra le città di Nazca e di Palpa, nel Perù meridionale.

Le Linee Nazca
Questi Geoglifi sono veramente grandi, secondo alcune stime si parla di oltre 13.000 che vanno a formare più di 800 disegni visibili soprattutto dall’alto ( colline vicine oppure, consigliato, ricognizione aerea) di dimensioni variabili ma che possonoraggiungere anche 180m. Le Linee Nazca ripropongono, soprattutto, profili stilizzati di vari animali (es. lucertole, colibrì, ragni condor etc..), ma anche conchiglie, alberi, forme geometriche, parti del corpo e finanche un astronauta…proprio così! I Geoglifi sono tracciati rimuovendo le pietre contenenti ossidi di ferro dalla superficie del deserto, lasciando quindi un contrasto cromatico con il pietrisco sottostante più chiaro. L’abilità e la precisione con cui sono state create le Linee di Nazca rimane comunque un’esempio sbalorditivo delle capacità artistiche e tecniche della popolazione che le ha create.
La loro datazione è piuttosto incerta, in quanto i risultati al carbonio 14 non hanno dato risultati significativi il che ha fatto si che gli scienziatisi si avvalessero di altri metodi, per esempio confrontando le figure dei geoglifi e quelle trovate sul vasellame della civiltà Nazca. In ogni caso il mondo accademico stima la loro creazione tra il 300 a.C. ed il 500 d.C da parte della civiltà Nazca. La scoperta da parte del mondo europeo delle Linee di Nazca avviene nel 1547 grazie al conquistador spagnolo Pedro Cieza de León ma è solo a partire dagli inizi del 1900 che si è iniziato a studiare questi geoglifi e da allora le teorie si sono moltiplicate sia per quanto riguarda la loro funzione che la loro creazione. C’è chi le ha definite sentieri cerimoniali (Meija) e chi invece dei veri e propri luoghi di culto (Kosok) per poi passare alla possibilità che queste linee siano abbiano attinenza con il Calendario Astronomico (Maria Reiche) e al Culto dell’acqua (Reindel). In verità quest’ultima teoria sembra la più accreditata in quanto frutto del primo vero studio scientifico su queste linee.
Il ritorno degli Dèi venuti dalle stelle e le Linee Nazca
La teoria più affascinante riguardante le Linee Nazca è sicuramente quella legata agli Dèi venuti dalle stelle. Queste linee, secondo gli studiosi Morrison e Rostworowski ,dovrebbero servire come punto di riferimento per il leggendario eroe-maestro-dio Viracocha, noto anche come Quetzalcoatl e Kontiki, il cui ritorno era ancora atteso al momento dello sbarco di Cortés. Tuttavia anche questa teoria non trova riscontro certo è che questi due studiosi non sono gli unici ad associare quei simboli ad una sorta di punto di riferimento per chi vola. Questa teoria si basa innanzitutto su una domanda semplice ma che può spiazzare il lettore meno attento: Perché gli antichi avrebbero dovuto disegnare con tanti fatica simboli che potevano essere visti, nella loro totalità solo dall’alto? Questa domanda è spiazzante soprattutto se si considera il periodo di creazione di queste linee, e la totale assenza, secondo la letteratura scientifica e storica ufficiale, di oggetti in grado di sorvolare la piana.
Ulteriore punto interessante, a supporto di questa teoria sono le piste di atterraggio di Nazca chiamate così proprio per il loro aspetto: alcuni tratti montuosi a prima vista risultano “tagliati” sulla parte più alta e a loro posto un’immensa piana delimitata della stessa cromia del resto delle linee, creando così l’aspetto di vere e proprio piste di atterraggio ben conosciute da tutti noi. La cosa incuriosisce molto anche perché non essendo formazioni naturali per tagliare la cima in quel modo sarebbero stati necessari molti uomini e decenni e decenni considerando anche gli utensili del tempo.
Fonte: Wikipedia Macrolibrarsi