Il Sigillo Templare
Il Sigillo Templare per chi conosce un po’ di storia, soprattutto quella del periodo delle crociate, rappresenta un vero e proprio “logo” dell’ordine dei Pauperes commilitones Christi templique Salomonis (“poveri compagni d’armi di Cristo e del tempio di Salomone”), ovvero dei famosi Cavalieri Templari o semplicemente Templari, uno degli ordini religiosi più conosciuti e più controversi dell’intera storia di Santa Romana Chiesa. Questo ordine, per chi non lo conoscesse, era composto da un gruppo di monaci guerrieri che avevano compiuto il triplice voto ( povertà, castità, obbedienza) agli inizi del 1100 d.C. Da quel periodo in poi questo ordine è stato una vera e propria macchina di potere tanto da diventare più forte della Chiesa stessa che, resasi conto del pericolo, nei primi anni del 1300, attraverso la bolla di Papa Clemente V, scioglie l’ordine ed annienta (eh si proprio così) tutti i suoi componenti e sostenitori confiscandone prima i beni materiali.
Storia dei templari a parte, in questo post Altrarealta.com vuole approfondire l’utilizzo del sigillo templare, non solo perché appartenente ai templari ma anche per i significati arcani che questo simbolo nasconde. Non a caso il sigillo templare è stato più volte ripreso dall’industria cinematografica internazionale e come spunto creativo da scrittori e sceneggiatori.
Molte volte, ed erroneamente, si pensa che il simbolo templare per eccellenza sia il Beauceant ovvero la croce patente rossa ma in verità quel simbolo era il loro vessillo scelto in quanto facile da rappresentare in scudi, maglie e bandiere. Praticamente se il beauceant era il loro simbolo di battaglia, il sigillo templare rappresenta invece l’anima (sia temporale che spirituale) dei cavalieri templari.
Il sigillo templare: l’anima dell’Ordine dei Templari
Il sigillo templare rappresenta un cavallo cavalcato da due cavalieri templari armati entrambi di lancia e di scudo. Tutto intorno venivano riprese le parole SIGILLUM MILITUM XRISTI (dal 1190 in poi) mentre in altre versioni questa scritta è sostituita dal motto templare Non Nobis, Domine, Non Nobis, Sed Nomine Tuo Da Gloriam ( ovvero Non A Noi, Signore, Non A Noi, Ma Al Tuo Nome Dà Gloria). In entrambe le versioni del sigillo è solo un cavaliere che mantiene le briglie e che guarda verso l’osservatore mentre l’altro (quello seduto dietro) guarda le spalle del compagno.
Molte sono le interpretazioni che storici e studiosi hanno dato a questo simbolo apparentemente semplice. Ma partiamo con ordine. L’interpretazione “ufficiale” (meglio dire quella che più si sposa con ciò che si conosce “pubblicamente” dell’ordine) è quella del dualismo: i due cavalieri rappresentano il dualismo universale delle cose .. dalla convivenza in Terra Santa della cultura cristiana ed islamica alla duplicità dell’ordine stesso (monaci che sono guerrieri) passando per la natura duale dell’uomo carne e spirito.
Nelle stesse teorie non è raro trovare spiegazioni più nascoste.. praticamente una lettura nella lettura: i due cavalieri rappresenterebbero anche la povertà (uno dei voti compiuti dagli appartenenti all’ordine ) in quanto si riteneva che i cavalieri fossero tanto poveri da doversi spartire un solo cavallo in due. Entrambe le spiegazioni lasciano comunque sempre degli interrogativi nella stessa comunità di ricercatori tant’è che molti hanno cercato spiegazioni alternative, molte volte anche al limite del credibile.
Molti studiosi hanno cercato di studiare il sigillo templare così come appare e una delle spiegazioni prende in considerazione la strana postura dei due cavalieri: un cavaliere che combatte (alcuni asseriscono che in verità le due lance siano tenute dal primo cavaliere) e l’altro che gli guarda le spalle, ovvero lo protegge dalle insidie che non vede. Tale lettura ha aperto molti scenari sul giuramento compiuto dai cavalieri per entrare nell’ordine, ricordando un po’ il giuramento massonico di proteggere i propri fratelli e proteggere l’ordine stesso. Da qui le molte teorie sulla massoneria figlia dell’antico ordine templare.
Il Sigillo Templare nei secoli: un tesoro ancora da ritrovare
Alla morte dell’ordine Templare nel 1300 quasi tutti i simboli appartenenti all’ordine furono distrutti, messi al rogo insieme ai loro proprietari. Molti però si salvarono grazie anche ad alcuni adepti che riuscirono a fuggire e a nascondersi negli angoli remoti dell’antica europa e nel medio-oriente. Da ciò che sappiamo alcuni “simpatizzati” dell’ordine riuscirono a salvare scritti e gioielli marchiati con il sigillo templare nascondendoli. Proprio in base a queste informazioni che negli ultimi secoli dello scorso millennio e tutt’ora “squadre” di ricercatori cercano traccia di quello che per molti è il “TESORO DEI TEMPLARI”.
Già subito dopo la bolla papale, la Chiesa inviò suoi emissari alla ricerca di quei documenti e dei tesori ad essi collegati ma da quanto ci è dato sapere l’immensa ricchezza e l’immenso potere accumulato dall’ordine non fu trovato. Ed è proprio qui che nascono le nuove teorie sul vero significato del sigillo: alcuni sostengono che quei due cavalieri in verità vanno verso il tesoro dove il secondo cavaliere mormora all’orecchio del primo la strada da seguire…
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Fonte Parziale: Youtube