Gallinaro: scomunicata la setta del bambinello
Gallinaro: siamo in un piccolo paesino nella valle di Comino, in provincia di Frosinone, animato da un migliaio di persone. Oggi è uno dei centri turistici spirituali più visitato anche da persone provenienti da paesi stranieri. Approfondimento con Altrarealta.com.
Come ha inizio tutto questo? Dobbiamo tornare al 1947. La veggente ciociara Giuseppina Norcia, figlia di Cesidio Norcia ed Antonella Fazio, nacque nel 1940 a Gallinaro, in Val Comino (in provincia di Frosinone). All’età di 7 anni, nel giugno 1947, due giorni prima della sua Prima Comunione, mentre giocava vicino alla casa, Giuseppina ebbe una visione, in cui Gesù Bambino scendeva dal cielo su una nuvoletta. La bambina chiamò la madre per farsi aiutare ad afferrare il piccolo, ma prima che questa giungesse, l’apparizione svanì.
A diciotto anni Giuseppina si sposò con Umberto Lombardi, un giovane di Sora che, dopo dodici anni di matrimonio, morì improvvisamente.
Quattro anni dopo, nel 1974, Giuseppina si ammalò gravemente e durante la sua malattia, il 15 maggio, ella raccontò di essere stata investita da una luce intensa e di aver avuto la visione di Gesù adulto, della Madonna e di San Michele Arcangelo. Dai tre ricevette una missione di salvezza, l’istruzione su come pregare e l’avvertimento di una terribile prova che avrebbe subito nella notte successiva: un attacco di satana, superato grazie alla recita della preghiera mariana del Rosario.
Dopo pochi giorni, Gesù riapparve insieme alla Madonna ed a Santa Mesia Elia martire [una matrona romana cristiana, decapitata nel 305 ca., durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, ed il cui corpo fu rinvenuto nelle catacombe di S. Priscilla e fatto tumulare nella chiesa del Castello di Alvito (sempre in provincia di Frosinone) per ordine di Papa Pio VII], preannunciando a Giuseppina che l’avrebbe guarita. Dopo la guarigione, nel 1975, Gesù le rivelò un gran segreto, da non divulgare fino a quando Egli stesso non lo avrebbe permesso.
A Gallinaro sorge la cappella dedicata al Bambinello Gesù
Nello stesso anno, la madre di Giuseppina Norcia, Antonella Fazio (nota come Nonna Nella e sempre molto attiva nel sostenere la figlia nella sua missione) diede il via ai lavori di costruzione della cappella dedicata a Gesù Bambino su un terreno di sua proprietà, a Gallinaro, ma in un luogo ben preciso, segnalato da Gesù (in un’apparizione alla stessa Giuseppina) come una culla per Lui, presso la quale pregare insieme, per ottenere da Lui le grazie desiderate, non solo per la salute delle anime, ma anche per quella dei corpi.
In questa Culla di Gallinaro Giuseppina esortava alla conversione, a ricevere i Sacramenti della Confessione e della Comunione, a pregare incessantemente e a guardarsi dagli attacchi del maligno, contro i quali veniva consigliato l’uso frequente della recita del Santo Rosario.
I messaggi ricevuti dalla veggente, comunque, non erano solamente di preghiera, ma assumevano anche connotati drammatici di tipo apocalittico, quando si faceva riferimento ad una Nuova Gerusalemme, un regno dei giusti preceduto da eventi drammatici, come catastrofi naturali, morti e sofferenze. Ben presto la cappella dedicata al Bambino Gesù fu considerata dai devoti un santuario, accogliendo ogni anno circa mezzo milione di pellegrini e fedeli, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da varie parti d’Europa (con una maggiore affluenza nell’ultima domenica di giugno, in cui si festeggia la prima apparizione). Per realizzare una degna struttura d’accoglienza per i pellegrini, dal febbraio 2001, è stata creata una opera senza scopo di lucro denominata Casa Serena del Bambino Gesù, e costituita per volere divino.
Scomunica dalla Chiesa Cattolica per la setta di Gallinaro
Alla morte di Giuseppina Norcia, nel 2008, si autonomina erede spirituale della Culla di Gallinaro Samuele Morcia, genero di Giuseppina, marito della figlia Anna Lombardi, fondatore della chiesa cristiana universale della nuova gerusalemme. La sua figura non è gradita da tutti e il gruppo di fedeli si divide in cullari e settari.
I primi sono per ritornare al carisma originale di Giuseppina: colei che rifiutava anche la benché minima offerta in danaro da parte dei devoti frequentatori della cappella. I secondi riconoscono nella setta di Samuele Morcia la sola vera chiesa di Cristo. Un riconoscimento costato la scomunica da parte della Chiesa Cattolica per comportamento scismatico che pone gli adepti della chiesa guidata da Morcia al di fuori della comunione con la Chiesa di Cristo. Ex insegnante nato a Parma, Morcia è un personaggio misterioso che non vuole essere ripreso sia nelle adunanze che in pubblico, la cui figura pare essere legata anche alla Onlus Casa Serena. Morcia si è professato la reincarnazione del Messìa.
