Dark Water: remake americano di un horror giapponese
Dark Water è un film genere psico-thriller realizzato nel 2005 dal regista Walter Salles. Altrarealtà.com lo pone all’attenzione dei suoi lettori a seguito della vicenda che ha interessato la giovane Elisa Lam, la cui misteriosa morte sembra proprio essere stata riprodotta da questa pellicola.
Inquietante come in vari passaggi del film, realizzato anni prima che si verificasse il misterioso fatto di cronaca, ci siano delle similitudini tra la storia narrata nel film e quella invece purtroppo accaduta a Los Angeles alla giovane Elisa.
Un film davvero mozzafiato, Dark Water viene riproposto al pubblico amante del genere psicologico thriller anche in streaming.
Dark Water: inquietanti similitudini col caso Lam
La trama di questo film riconduce alla mente il fatto di cronaca che vede protagonista, anni dopo la sua realizzazione, la giovane Elisa Lam, trovata morta in una cisterna del Cecil Hotel di Los Angeles.

Dark Water
Ricorrono nella trama di Dark Water delle strane coincidenze come il fatto che la protagonista si chiami Cecilia, facendo tornare alla mente il nome dell’hotel dove la Lam verrà ritrovata cadavere; il fatto che la giovane scoprirà che degli eventi misteriosi e terrificanti sono legati alla morte di una bambina ritrovata proprio nel serbatoio d’acqua dello stabile dove andranno ad alloggiare, lei e sua madre.
In Dark Water la vera protagonista è l’acqua. Un’acqua onnipresente, in ogni singola scena. Sia essa pioggia, acqua putrida di cisterna, rubinetti che gocciolano. L’acqua è ovunque, ossessionante, diventa un elemento disturbante, sinonimo dell’orrore più angosciante.
Dark Water: recensioni
Dark Water: un horror senza sangue, senza scene cruente. Un film che si basa sulle atmosfere, più che sul terrificante. Bellissima la fotografia. Ma allora cosa manca? Forse il punto debole è la storia. Troppo ripetuta per impressionare.”
“Dark Water ti prende, avvolto da un continuo alone di mistero. L’inquietudine regna grazie a frequenti flashback e sonni agitati, e la continua alternanza di pioggia, ambientazioni cupe ed edifici fatiscenti sono un contorno ancora più malinconico alla già triste vicenda. Triste anche nel finale, che sorprende, ma allo stesso tempo sembra anche scontato. L’intenzione del regista è porre l’accento sulla famiglia, spaccata o inesistente che sia e sull’amore oltre immaginazione di una madre che non si è mai sentita figlia.”
Altrarealtà.com lo propone a voi: aspettiamo le vostre recensioni, impressioni, commenti su Dark Water. A tutti buona visione!
Fonte Parziale: Comingsoon.it