Club Bilderberg: prove tecniche per un Nuovo Ordine Mondiale?

Club Bilderberg è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità nel campo dell’economia, della politica e della finanza e che trattano vari temi di tipo globale, siano essi economici che politici. Altrarealtà.com introduce un tema che ha sempre affascinato i cultori delle teorie cospirazioniste.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli USA o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media.
Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all’esterno, gli incontri del Club Bilderberg sono stati oggetto di critiche e di varie teorie cospirazioniste, come ad esempio quella sostenuta da Cristina Martìn Jiménez nel libro I Piani Segreti del Club Bilderberg e che in tal sede si propone all’attenzione dei lettori appassionati al tema controverso e misterioso. Gli organizzatori della conferenza, tuttavia, spiegano questa loro scelta con l’esigenza di garantire ai partecipanti maggior libertà di esprimere la propria opinione senza la preoccupazione che le loro parole possano essere travisate dai media.
Club Bilderberg: la storia

Club Bilderberg
La prima conferenza tenutasi nel maggio del 1954 presso l’hotel de Bilderberg nei Paesi Bassi, nacque per iniziativa del banchiere statunitense David Rockfeller. L’iniziativa di tale prima conferenza fu presa da molte persone, incluso il politico polacco Retinger, preoccupato dalla crescita dell’antiamericanismo nell’Europa occidentale e al fine di favorire la cooperazione tra Europa e Stati Uniti in campo politico ed economico, anche in ottica di difesa.
Per la prima conferenza del Club Bilderberg furono contattati il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld, il primo ministro belga Paul Van Zeeland e l’allora capo della Unilever, l’olandese Paul Rijkens. Il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld a sua volta coinvolse Walter Bedell Smith, capo della CIA. La lista degli ospiti fu redatta invitando due partecipanti per ogni nazione, uno per la parte liberale e l’altro per l’opposta parte conservatrice. Cinquanta delegati da undici paesi europei insieme a undici delegati statunitensi parteciparono a quella prima conferenza.
Il successo di questo primo incontro spinse gli organizzatori a pianificare delle conferenze annuali. Fu istituita una commissione permanente con Retinger nel ruolo di segretario permanente. Alla morte di Retinger divenne segretario l’economista tedesco Ernst van der Beugel nel 1960 e in seguito la posizione fu rivestita da Joseph E. Johnson, William Bundy e altri. Molti partecipanti alla conferenza sono capi di Stato, ministri del tesoro e altri politici dell’Unione Europea ma prevalentemente i membri sono esponenti di spicco dell’alta finanza europea e anglo-americana.
I Piani Segreti del Club Bilderberg: il libro di Cristina Martìn Jiménez
Siamo sull’orlo di una trasformazione globale, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la giusta crisi globale e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale. A dirlo è stato il banchiere David Rockefeller, uno dei fondatori del Club Bilderberg. Era il 1994 e nel 2008, non certo per caso, è scoppiata una delle peggiori crisi economiche mai viste.
Tutti i media hanno riportato contemporaneamente le stesse notizie, ogni giorno più drammatiche e allarmistiche. Tutti i Paesi hanno reagito allo stesso modo: austerità, aumento delle tasse, tagli e licenziamenti sfociati in un caos generale che ha giustificato misure restrittive straordinarie. Tutto secondo i piani del gruppo oligarca?
Come mai governi che dovrebbero essere indipendenti e organi di stampa che dovrebbero agire nella massima libertà sono così allineati?
Perché, dimostra la giornalista d’inchiesta Cristina Martín Jiménez, a manovrarli è proprio il Club Bilderberg, che fin dalla sua fondazione nel dopoguerra ha aggirato le sovranità nazionali per imporre un controllo mondiale centralizzato, basato su una moneta e un mercato unici.Il complotto non è un’illazione: questo libro spiega chiaramente, attraverso dati, nomi e coincidenze sospette, che la crisi è solo il primo passo di una truffa planetaria che ci sta trasformando in burattini nelle mani dei veri padroni del mondo.
Fonte Parziale: Il Giardino dei Libri Macrolibrarsi
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Il Club Bilderberg La storia segreta dei padroni del mondo Daniel Estulin |
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Dalla crisi economica alle rivolte: il grande complotto dell’organizzazione che ci manipola nell’ombra
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