Castelli siciliani: itinerario tra storia e fenomeni paranormali
Castelli siciliani, luoghi storici dove si sono registrati eventi misteriosi e segnalate presenze misteriose. Con Altrarealtà.com intraprendiamo questo itinerario particolarmente inquietante per scoprire questi luoghi storici nei quali si sono registrati fenomeni paranormali.
Prima tappa di questo itinerario è rappresentata dal Castello di Carini che divenne famoso quale teatro di una tragica vicenda: il 4 dicembre 1563 donna Laura Lanza di Trabia, baronessa di Carini, moglie di don Vincenzo La Grua- Talamanca, venne uccisa dal padre per motivi di onore insieme al presunto amante Ludovico Vernagallo. Gli atti di morte dei due si trovano trascritti presso l’archivio storico della Chiesa Madre di Carini.

Castelli siciliani: l’impronta della baronessa di Carini
Il “Caso della Signora di Carini” non fu subito di dominio pubblico, la potenza delle famiglie coinvolte mise subito a tacere i diaristi del tempo, che si limitarono a riportare solo la data e la notizia della morte della Signora di Carini. Don Cesare Lanza di Trabia sarà assolto in virtù della legge vigente e l’anno successivo insignito del titolo di Conte di Mussomeli. Della vicenda si occupò nella metà dell’Ottocento lo studioso Salvatore Salomone Marino che riuscì a ricostruire, grazie a quanto appreso dal popolo attraverso quanto riportato dai cantastorie, la storia di Laura e del suo amato Ludovico. Una leggenda narra che in occasione dell’anniversario del delitto comparirebbe, su un muro della stanza dove venne uccisa Laura, l’impronta della mano insanguinata lasciata dalla baronessa. Non è questa storia l’unica ad interessare i castelli siciliani meta del nostro viaggio alla scoperta del paranormale.
Castelli siciliani e fenomeni paranormali: il Castello di Caccamo e l’Abbazia di Thélema
Si continua facendo tappa in un altro castello, quello di Caccamo. Situato a Palermo, la sua storia è legata ad un tragico avvenimento riguardante il castellano Matteo Bonello, il quale fu ingannato da false promesse politiche da parte di Guglielmo I detto il Malo e fu lasciato morire in una cella sotterranea dopo avergli reciso i tendini e cavato gli occhi. Molti testimoni giurano di aver visto il suo fantasma vagare tra le sale del castello, vestito di una giacca di cuoio e pantaloni aderenti, con due profonde cavità vuote al posto degli occhi, assetato di vendetta mentre borbottava probabilmente i nomi dei suoi traditori e torturatori.

Castelli siciliani: Abbazia di Thélema
Terza tappa alla scoperta di fenomeni paranormali attraverso i castelli siciliani è il caso più emblematico e noto. Considerato uno dei posti più misteriosi della Sicilia, l’Abbazia di Thélema, situata a Cefalù, oggi completamente abbandonata, è stata la prima e unica residenza di Alesteir Crowley, e si dice che proprio lì sperimentò esperienze esoteriche e riti satanici. L’origine del nome della comunità va ricercata nell’opera Gargantua e Pantagruel di François Rabelais, dove il personaggio Gargantua fa costruire un’abbazia denominata appunto Thélema (dal greco, desiderio o volontà) per farne una sorta di scuola ideale in cui possano venire ammessi a vivere in comune ragazzi e ragazze che abbiano certe caratteristiche (buoni, belli, gentili), indifferentemente dalla loro condizione sociale e di sangue. Questa casa, allora come adesso situata alla periferia della cittadina siciliana, fu abitata per circa tre anni da Crowley, insieme ad alcune donne e bambini, presumibilmente loro figli. Il carattere di segretezza e la presenza di donne e bambini nel gruppo (insieme ad altre stravaganze, come i vestiti all’orientale usati da Crowley), alimentarono tra la popolazione locale le voci più svariate su presunti riti orgiastici, uso di droghe e, addirittura, sacrifici di bambini.
Tutto ciò allarmò la polizia (siamo nei primi anni dell’era fascista) la quale, dopo varie indagini, ordinò l’espulsione di Crowley dall’Italia, che avvenne il 13 aprile 1923, per pratiche oscene e perversione sessuale. Dopo l’espulsione di Crowley, le donne del gruppo vendettero tutti i mobili e gli arredi della casa agli abitanti del paese, sia per poter pagare i debiti lasciati dallo stesso Crowley, sia per potersi pagare il viaggio di ritorno a casa. La casa, che versa in stato di abbandono, attualmente risulta essere in vendita.
Tra i castelli siciliani da segnalare la storia del fantasma del Teatro Massimo di Palermo
Ultimo luogo di questo interessante itinerario alla scoperta di fenomeni paranormali accaduti in alcuni castelli siciliani è il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, tempio della musica lirica. Fu costruito nel 1875 e i lavori terminarono nel 1891. Per eseguire questa grandissima costruzione vennero abbattute la chiesa delle Stimmate, con il suo convento annesso, ed il monastero di San Giuliano.
Durante gli scavi della costruzione, però, vi fu un evento che cambiò le sorti del teatro stesso. Infatti, venne ritrovata la tomba di una monaca, l’ultima madre superiora del convento annesso alla chiesa delle Stimmate. Tale profanazione risvegliò il fantasma della defunta che da allora divenne il fantasma del Teatro Massimo.
La suora era di bassa statura e diverse volte venne avvistata sul palco del teatro ed in altri ambienti dello stesso a lanciar maledizioni. Rumori misteriosi sono stati uditi diverse volte nella storia, provenienti dai sotterranei. A causa dell’altezza ridotta, il fantasma venne soprannominato dai palermitani la Monachella ed è proprio lei che viene indicata dai cittadini di Palermo come la principale responsabile della lunghezza ventennale dei lavori di costruzioni e dell’altrettanto lunga chiusura per restauri.
All’ingresso del teatro vi è un gradino un po’ speciale, tanto da meritare anche lui un nome. Infatti, la leggenda afferma che tutti coloro che non credono al fantasma della Monachella, nel salire i gradini inciamperanno proprio su questo, detto Il gradino della suora.
Fonte Parziale: Amazon Wikipedia