Bacche di Acai: dall’Amazzonia il frutto del benessere dalle fantastiche proprietà
Bacche di Acai, o Asai, hanno la loro origine in Amazzonia, precisamente nelle foreste settentrionali dello stato del Brasile. Si tratta di un frutto di palma dalle straordinarie proprietà benefiche che al momento non fa registrare particolari controindicazioni al suo consumo. Conosciamole meglio, con Altrarealta.com.
Il loro nome scientifico è Euterpe Oleracea appartenenti alla famiglia delle Arecaceae. La pianta da dove maturano può raggiungere anche i 30 metri di altezza con foglie la cui misura tocca anche i 2 metri.
Quali straordinarie doti nutritive presentano le Bacche di Acai? Innanzitutto si distingue per le elevate proprietà antiossidanti, essendo ricca di antocianine, proteine, acidi grassi, fibre, vitamine e minerali.
Quali sono i benefici delle Bacche di Acai
Al pari delle Bacche di Goji, anche le Bacche di Acai possono apportare un beneficio dai risvolti soprattutto estetici come l’azione dimagrante, grazie al fatto che il loro consumo diminuisce il senso di appetito, sebbene è giusto sottolineare che a questo di certo contribuisce soprattutto una vita sana e magari improntata su una corretta attività fisica.
Il loro indice glicemico è molto basso, pari a 12 punti, elemento che le fa diventare un alimento ideale anche per chi soffre di diabete. Su 100 grammi di prodotto, circa 88,40 grammi sono costituiti da acqua, 10,98 grammi da carboidrati, 2 grammi da fibre, oltre a Vitamina C e Potassio.
Il contrasto ai radicali liberi permettono una efficace azione antiossidante combattendo l’invecchiamento cellulare. La presenza di antocianine è tipica dei frutti color rosso violaceo: nei mirtilli neri il potere antiossidante è tre volte inferiore a quello delle Bacche di Acai.
Ottime anche per il loro potere antinfiammatorio, di contrasto al colesterolo grazie agli acidi grassi omega 3, omega 6 e omega 9, oltre ad un ottimo effetto sul sistema gastrointestinale, per la presenza di fibre che contrastano fenomeni di stipsi e cattiva digestione.
Le controindicazioni al consumo di questo frutto non sono state riscontrate. Ad ogni modo è sempre utile consultare il proprio medico curante per valutarne il consumo compatibilmente con cure farmacologiche in essere.
Fonte Parziale: Viversano.net Amazon