Atena divinità pagana della sapienza e delle arti
Atena per la mitologia greca, Minerva per gli antichi Romani, è la dea della sapienza, delle arti, compresa quella della tessitura e della strategia bellica. Una divinità pagana che rivela nella sua natura aspetti positivi e che viene rappresentata da sempre in numerose opere pittoriche e scultoree con una armatura, una lancia ed un elmo che, tuttavia, non ne mortificano la bellezza e la femminilità. Approfondimento su Altrarealta.com.
La sua sapienza spazia dall’arte della lavorazione dei metalli, della tessitura, dell’agricoltura e dell’artigianato fino ad essere annoverata come la divinità della strategia bellica, dove la battaglia viene vista nel suo senso più nobile e alto, spinta da un sentimento di giustizia.
Dotata di astuzia e furbizia, Atena era invocata proprio per concedere questi particolari doni ai suoi protetti. La simbologia legata alla dea Atena erano la civetta e l’ulivo. Raffigurata spesso con il sacro volatile, Atena è rivestita di un mantello di pelle di capra Amaltea, un materiale indistruttibile e resistente a qualsiasi tipo di colpo. E’ notoriamente la dea che assiste eroi di giovane età, come Eracle, Giasone e Odisseo. Immune alle frecce del dio dell’amore Eros, resta eterna vergine per scelta e dunque conosciuta come Athena Parthenos – la Vergine Atena. Il tempio più noto a lei dedicato è proprio il Partenone sull’acropoli di Atene, in Grecia, dove da sempre viene venerata come sacra protettrice del territorio ellenico.
Nascita della dea Atena
Considerata come la figlia prediletta di Zeus, Atena nasce dalla testa di suo padre, già adulta e raffigurata con una poderosa armatura. La nascita fu conseguenza dell’unione tra Zeus e Metis, dea della prudenza, figlia di Oceano e della titanide Thetys. Zeus venne a sapere da Urano e Gea che dopo avergli dato una figlia, Metis avrebbe messo al mondo un figlio più forte di lui che lo avrebbe spodestato.
Zeus allora decise di ingoiare Metis, la quale divenne un tuttuno con il suo corpo, collocandosi nella sua testa. Al momento del parto, Zeus, preso da atroci dolori alla testa, chiese ad Hefesto, fabbro divino, di spaccargli la fronte.
Dalla enorme ferita venne fuori una dea, armata di elmo, corazza, scudo e lancia: nacque così Atena che subito lanciò un grido di vittoria iniziando a danzare. La sua vicinanza al padre Zeus si distinse nella guerra contro i Giganti. Forte, invincibile, Atena si distingueva anche per la sua saggezza e avvedutezza, contrapponendosi ad Ares, dio spietato della guerra. Proprio per queste sue particolari doti, Atena era anche la dea che concedeva ai popoli il beneficio della pace, distinguendosi come protettrice dell’agricoltura, delle arti e del commercio, soprattutto per la città che ancora oggi porta il suo nome.
Simboli che vengono associati alla dea Atena
Atene era la città prediletta e particolarmente cara alla dea Atena, insieme alla regione dell’Attica, sulla quale anche il dio Poseidone aveva posto particolari mire. Si narra che i due dei si trovarono quindi a scontrarsi per il controllo del territorio ma per evitare liti decisero di lasciar decidere ad altri dei. La decisione arrivò. Il possesso dell’Attica sarebbe toccato a chi avesse donato qualcosa di utile agli abitanti.
Poseidone con un colpo di tridente creò un cavallo, il primo cavallo ad abitare la Terra. Atena con la sua lancia diede un colpo al suolo e ne nacque una pianta nuova, l’olivo. Fu ritenuto quest’ultimo più utile al popolo dell’Attica per il frutto portatore di olio e per la simbologia della pianta associata a concetto di pace.
Ad Atena viene attribuita anche la nascita del flauto, della tromba, della ruota per modellare i vasi in terracotta, del rastrello, del giogo per lavorare i campi, della squadra e della riga per i falegnami, del cocchio e della nave.
Altro simbolo sacro alla dea Atena è la civetta, simbolo di saggezza e filosofia. Gli occhi e il becco seguono la linea della lettera greca fi, simbolo alfabetico della filosofia, che accomuna armonia, bellezza e amore per la conoscenza. Da notare che l’effigie di Atena venne utilizzata sulle 100 lire italiane mentre, con l’avvento dell’euro, l’effigie della civetta fu utilizzato non solo su antica moneta greca in argento, nel 480 a.C. ma, attualmente, viene raffigurata anche sul retro della moneta da un euro attualmente in circolazione.
Fonte Parziale: Amazon Mitologiagreca.blogspot.it