Aromaterapia: come curare disturbi attraverso le proprietà terapeutiche degli odori
Aromaterapia: si tratta di una ulteriore branca della fitoterapia attraverso l’utilizzo di olii essenziali, sostanze volatili e fortemente odoranti delle piante. Addentriamoci in questo ulteriore campo con Altrarealta.com nell’ambito della medicina alternativa e del benessere naturale.
Gli olii vengono estratti solitamente tramite distillazione in corrente di vapore che, da freddo, consente la separazione dell’olio essenziale dall’acqua. Vengono utilizzate anche altre metodologie tuttavia non sono considerate da tutti gli autori come olii essenziali, contenuti in strutture specifiche all’interno di vari organi della pianta. In alcuni casi solo alcuni organi ne sono ricchi, in altri casi tutti gli organi hanno percentuali significative di olio essenziale. In molti casi la loro composizione differisce a seconda dell’organo della pianta da cui vengono estratti.
Tra gli organi dai quali è possibile estrarre gli olii essenziali troviamo:
- foglie
- fiori
- petali
- corteccia
- legno
- semi
- pericarpi
- radici
Il significato dell’Aromaterapia e suoi cenni storici
Non esiste un significato univoco al termine Aromaterapia: esso infatti cambia a seconda del Paese in cui essa viene applicata. L’Aromaterapia non identifica esclusivamente l’uso olfattivo degli olii essenziali ma comprende anche altre applicazioni:
- topica
- inalatoria
- orale
E’ comunque chiaro che una definizione che accomuna i diversi metodi applicativi è quello di utilizzare gli olii essenziali per scopo terapeutico e di mantenimento della salute. Tuttavia per la scarsità di dati clinici, non è possibile definirla una vera e propria terapia.
Storicamente l’uso di piante aromatiche è sempre stato praticato in maniera importante. Vengono rilevate notizie sull’utilizzo di resine, piante aromatiche, spezie, incensi, all’interno dei testi sumerici, sebbene sia molto più recente l’uso di tali elementi a scopo terapeutico.
Nonostante sia possibile che la pratica della distillazione fosse conosciuta nel mondo arabo a partire dall’anno 1000 d.C., fu solo nell’Alto Medioevo che tale pratica fu usata per l’ottenimento degli olii essenziali mentre nel primo ventennio del secolo XX il chimico francese Gattefossé riuscì ad incrementare l’interesse per i trattamenti naturali, grazie a studi sulle proprietà medicinali dell’essenza di lavanda e alle doti curative sperimentate sui militari feriti del primo conflitto mondiale. Ad un altro medico francese, Valnet, viene invece riconosciuta l’opera che disciplina l’Aromaterapia, pubblicata nel 1964.
Aromaterapia: applicazioni ed effetti collaterali
L’utilizzo degli olii essenziale, in forma pura o diluita, eserciterebbero vari effetti tra i quali:
- effetti antibiotici, battericidi, fungicidi
- effetti sul sistema nervoso centrale e periferico
- effetti controirritanti
- effetti anestetici locali
- effetti antispasmodici
- effetti balsamico-espettoranti
Spesso l’utilizzo degli olii essenziali avviene in forma diluita in un solvente adeguato per ridurre la probabilità di reazioni avverse o di ipersensibilità. Vengono preferiti solventi come gli olii grassi e l’alcol. La percentuale di diluizione per una applicazione locale dipenderà dall’area di pelle interessata, dalle sue condizioni, dal tipo di olio e dalla condizione che si desidera trattare.
Si vanno a considerare casi di infezioni cutanee, gastrointestinali, disturbi catarrali delle prime vie respiratorie, spasmi della muscolatura liscia gastrointestinale, gonfiore addominale, disordini reumatici, modulazione dell’umore.
Gli olii essenziali possono provocare effetti collaterali più o meno importanti in conseguenza della via di assunzione, della quantità, dello specifico olio essenziale assunto, e dell’età, del peso corporeo individuale e di specifiche patologie preesistenti. Gli oli essenziali, comunque assunti, possono portare a fenomeni di sensibilizzazione, irritazione, tossicità (possibile per via orale anche a dosaggi di alcuni ml).
I principali olii essenziali sono:
- Lavandula
- Melaleuca
- Rosmarino
- Salvia sclarea
- Eucalipto
- Geranio
- Limone
- Menta piperita
- Ylang ylang
- Camomilla
- Incenso
- Rosa
- Sandalo
- Bergamotto
E’ comunque sconsigliata l’applicazione in soggetti come donne in gravidanza, bambini al di sotto di 3 anni, soggetti allergici, soggetti affetti da epilessia, soggetti interessati da gravi insufficienze renali.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi Wikipedia