Area 51
Area 51; chi non ne ha mai sentito parlare? Sicuramente tutti gli appassionati di ufologia, di alieni e di misteri conoscono bene questa base americana attorno a cui ruotano teorie, cospirazioni e molto altro ancora.
L’Area 51, inizialmente chiamata “Nevada Test Site – 51” e successivamente ribattezzata con il nome attuale, consiste in una vasta zona militare operativa di 26000 km² (circa l’equivalente della superficie della Sardegna) situata vicino al villaggio di Rachel a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud dello stato statunitense del Nevada.
Apparentemente potrebbe sembrare una base militare come tante altre, ma l’alto livello di segretezza e le continue smentite da parte del governo statunitense hanno conferito all’Area 51 quell’alone di mistero stimolando la curiosità di intere generazioni. Solo il 14 luglio 2003 il governo degli Stati Uniti ha ammesso l’esistenza della base, ammettendo tacitamente che l’aeronautica militare ha una “località operativa” nei pressi del lago, ma non ha fornito ulteriori informazioni.
Cosa succede all’interno dell’Area 51?
Dalle poche e frammentarie informazioni trapelate sembra che nel passato l’Area 51 sia stata destinata allo sviluppo e al test di apparecchiature e mezzi tecnologicamente all’avanguardia, come jet militari, velivoli e moduli lunari. Si ritiene che al suo interno sia stato sviluppato il progetto Aurora, ovvero un aereo spia con capacità “stealth”, velocità superiori a Mach 6, con capacità di compiere il giro attorno alla Terra in 3-4 ore grazie ai suoi serbatoi riempiti con metano liquido alla temperatura dell’azoto liquido. Alcuni studiosi, come Nick Pope, sostengono che abbia un tipo particolare di pulsoreattore e che inoltre si avvalga di una qualche forma di dispositivo anti-gravità.
Tutta questa segretezza ha attirato l’attenzione dei vari ufologi che sostengono che l’Area 51 sia un punto di snodo cruciale nei rapporti tra gli Stati Uniti e civiltà extraterresti in quanto la base servirebbe per l’atterraggio di enormi veicoli discoidali, ma non solo: l’ipotesi più sostenuta dai fautori delle teorie della cospirazione è che all’interno dell’Area 51 ci siano i resti dell‘UFO precipitato a Roswell nel 1974 sia i rottami del veicolo sia le salme dell’equipaggio. Tale teoria sembra avere conferme dalle parole dell’ex ministro della difesa canadese Paul Hellyer.
Ulteriore prova di sicurezza fu l’incidente dello Skylab, dove alcuni a astronauti a bordo della navicella spaziale Skylab 4 fotografarono erroneamente una località. Il nome del luogo fu censurato ma la rivista online The Space Review protendono a pensare che si tratti dell’Area 51.
I primi ad approfittare del tram tram mediatico sono state proprio le amministrazioni locali del Nevada che hanno rinominato la statale 375 nei pressi dell’Area 51 come “The Extraterrestrial Highway” (“l’autostrada extraterrestre”) e nella periferia pullulano negozi, autogrill e pompe di benzina dove viene data ampia pubblicità all’Area 51 e al fenomeno Ufo.
Fonte Parziale: Macrolibrarsi