Anneliese Michel: posseduta per salvare anime
Anneliese Michel era una giovane ragazza tedesca vissuta appena 24 anni, morta a causa di denutrizione. Questa la conclusione che ha portato la magistratura dell’epoca a comminare una condanna per negligenza a carico dei suoi genitori e dei sacerdoti che avevano seguito la ragazza nel suo particolare calvario. Se però si approfondisce sulla vita e sull’intera vicenda, si arriverà a conclusioni ben diverse! Con Altrarealta.com scopriamo la storia che ha riguardato la breve vita di questa giovane donna.
Anneliese Michel nasce in Germania il 21 settembre 1952, nella cittadina bavarese di Leiblfing. Cresce in una famiglia cattolica di stampo tradizionalista, molto attenta a dare alla giovane un’adeguata istruzione religiosa.
Anneliese Michel è una ragazza solare piena di interessi per la musica e gli amici, frequenta la chiesa locale e mostra amore per la sua fede.
Tuttavia la sua salute tende ad essere cagionevole fino a sviluppare già in adolescenza una malattia polmonare che la porterà a curarsi presso un sanatorio.
Dopo il suo rilascio continua a studiare ma ben presto diverse convulsioni attribuite successivamente ad una rara forma d’epilessia la costringono di nuovo ad interrompere il corso di studi. Le convulsioni sono talmente violente che Anneliese non è più capace di muoversi e parlare in maniera corretta.
Durante i numerosi ricoveri, secondo quanto testimoniato dai dottori, la ragazza passa il tempo pregando costantemente, sviluppando il desiderio di diventare una catechista.
L’inizio del calvario di Anneliese Michel
Nell’autunno del 1968, poco prima del suo sedicesimo compleanno, la madre nota che alcune parti del corpo di sua figlia sono cresciute in maniera innaturale, specialmente le mani – il tutto senza alcun motivo spiegabile. Iniziano anche comportamenti inconsueti.
Si pensa ad un’influenza malefica quando nel corso d’un pellegrinaggio durante il viaggio in pullman, Anneliese inizia a parlare con voce maschile molto profonda per poi inveire con maledizioni dinnanzi al santuario ove il gruppo è diretto.
Padre Renz, il sacerdote che la accompagna in viaggio e che sarà poi colui che la esorcizzerà, riferirà successivamente che Anneliese Michel spesso viene come strattonata da una “potenza” invisibile che la fa roteare, sbattere contro muri e cadere a terra con molta violenza.
Verso la fine del 1973 i genitori giungono alla conclusione che si tratti di possessione, chiedendo pertanto aiuto al Vescovo il quale sembra non ascoltare nè credere che ci sia bisogno di un esorcista, in un primo momento.
Le cure specialistiche falliscono e la situazione degenera: dopo aver constatato che Anneliese nutre una forte avversione per tutti gli oggetti religiosi, esibisce una forza fuori dal comune e sempre più spesso parla in lingue arcaiche (aramaico, latino e greco antico), nel settembre del 1975 il Vescovo di Würzburg Josef Stangl, decise di permettere a due sacerdoti – Padre Ernst Alt e Padre Arnold Renz – d’esorcizzare Anneliese secondo il Rituale Romanum del 1614.
I due sacerdoti, convocati dunque a Klingenberg, programmano un cammino faticoso e intenso per l’esorcismo.
Durante il primo tentativo, eseguito rigorosamente secondo il rituale latino, i demoni a sopresa iniziano a parlare senza che sia posta loro alcuna domanda: Padre Ernst coglie l’occasione per tentare di conoscere il nome di questi spiriti maligni che opprimono il corpo e la mente della povera fanciulla.
Essi si presentano con i nomi di lucifero, giuda, hitler, nerone, caino e fleischmann (un religioso tedesco dannato appartenente al XVII secolo).
Le sofferenze diventano sempre più intense: come riporterà Padre Roth (uno degli esorcisti che si affiancheranno successivamente), gli occhi della ragazza sono divenuti completamente neri, aggredisce con terribile furia i propri fratelli, spezza qualsiasi corona del Rosario le si porga, si nutre di scarafaggi e ragni, si strappa i vestiti, si arrampica sui muri ed emette suoni mostruosi.
Il suo viso e la testa sono pieni di lividi; il colore della pelle varia dal pallido al violaceo.
I suoi occhi sono così gonfi che riesce a malapena a vedere; i denti sono rotti e scheggiati dai suoi molteplici tentativi di mordere o mangiare le pareti della sua stanza. Il suo corpo è letteralmente martoriato.
La ragazza, con il trascorrere del tempo, smette di cibarsi di qualunque altra sostanza all’infuori della Santa Eucaristia.
Nonostante questa pesantissima croce, Anneliese Michel nei pochi momenti in cui ha il controllo del proprio corpo, offre a Dio queste immani sofferenze, come sacrificio di espiazione per i peccati degli uomini: arriva persino a dormire su un letto di pietre o sul pavimento in pieno inverno come penitenza per i sacerdoti ribelli ed i drogati.
Tutto ciò, come confermato dalla madre e dal fidanzato, è chiesto espressamente dalla Vergine Maria, la quale appare alla ragazza mesi prima.
Il mio cuore soffre molto perché tante anime vanno all’inferno. È necessario fare penitenza per i sacerdoti, per i giovani e per il vostro paese. Vuoi fare penitenza per queste anime, in modo che tutte queste persone non vadano all’inferno?

Anneliese Michel
Anneliese Michel decide d’accettare, non del tutto conscia di quali e quante sofferenze patirà negli ultimi anni della sua vita.
Il fidanzato, tutt’oggi sconvolto per quanto accaduto, successivamente affermerà che in Annaliese ha visto il Cristo Sofferente, l’Innocente che volontariamente si sacrifica per salvare gli altri.
Attorno alla fine del 1975 Padre Renz e Padre Alt, stupiti per la gravità della possessione, riescono ad ottenere i primi risultati scacciando alcuni spiriti maligni, anche grazie all’intercessione della Vergine Maria, come da Lei stesso preannunciato.
Questo particolare fu ancor più evidente quando sia fleischmann che lucifero, prima d’uscire dal corpo della ragazza, sono costretti a recitare l’incipit dell’Ave Maria.
Tuttavia i rimanenti, incitati più volte ad uscire dai sacerdoti, dissero: “Vogliamo andarcene, ma non possiamo!”.
La croce che Anneliese Michel accetta di portare è destinata ad accompagnarla sino al termine estremo della vita.
Dopo 10 mesi e 65 esorcismi, il primo giorno di luglio del 1976 Anneliese, come ha predetto nelle sue lettere, muore come martire a soli 24 anni, stremata dalle precarie condizioni fisiche.
L’autopsia sul corpo riscontra la presenza delle Stimmate, delle ferite che ricordano le piaghe del Signore morto sulla croce.
Il clamore che scatena questa vicenda è tale che la magistratura decide d’indagare i genitori, il parroco e l’altro prete per omicidio colposo: il processo si conclude con la condanna a 6 mesi di reclusione per negligenza, nonostante molti testimonieranno di non poter nutrire la ragazza se non attraverso la sola Eucaristia.
Alcuni esponenti della Chiesa richiesero alla Santa Sede addirittura di rimuovere totalmente la figura dell’esorcista ed il rituale dell’esorcismo, poichè credevano che tale pratica gettasse in cattiva luce il Cristianesimo. Questa richiesta, fortunatamente, fu ignorata dall’allora Papa Paolo VI, oggi Beato.
Furono proprio le numerose controversie all’interno della Chiesa a costringere le autorità religiose a sequestrare tutto il materiale – registrazioni audio ed appunti – raccolto dai testimoni della vicenda.
Il “taboo” sul caso di Anneliese Michel durò per 30 anni, ovvero sino al quel giorno del 1997 nel quale le rivelazioni dei demoni che possedevano la ragazza vennero raccolte e pubblicate, rendendole disponibili per il grande pubblico.
Padre, non ho mai pensato che sarebbe stato così spaventoso. Ho voluto soffrire per altre persone di modo che non finiscano all’inferno. Ma non avrei mai pensato che sarebbe stato così spaventoso, così orribile. A volte, si pensa, “soffrire è una cosa facile!”…ma diventa davvero difficile che non si riesce a fare neppure un singolo passo…è impossibile immaginare come possano forzare un essere umano. Non hai più alcun controllo su te stesso.
(Annaliese Michel, rivolgendosi a Padre Renz)
Le rivelazioni fatte dal demonio durante gli esorcismi
● “Sapete perché combatto così tanto io? Perché io fui precipitato proprio a causa degli uomini.”
● “Io, Lucifero, ero in cielo, nel coro di Michele.” L’esorcista: “Ma tu potresti essere tra i Cherubini!” Risposta: “Si, io ero anche questo.”
● “Giuda me lo sono preso io! Lui è dannato. Quello si poteva salvare, ma non ha voluto seguire il Nazareno.”
● “I nemici della Chiesa sono nostri amici!”
● “Da noi non c’è ritorno! L’inferno è per tutta l’eternità! Nessuno torna indietro! Qui non c’è amore, c’è solo odio, combattiamo sempre, ci combattiamo l’un l’altro.”
● “Gli uomini sono così bestialmente stupidi! Credono che dopo la morte sia finito tutto.”
● “In questo secolo ci saranno tanti Santi, come non ce ne sono mai stati. Ma anche tanta gente viene da noi.”
● “Contro di voi ci scagliamo e potremmo ancora di più, se non fossimo legati. Noi possiamo solo fino a dove arrivano le catene.”
● L’esorcista: “Tu sei il colpevole di tutte le eresie!” Risposta: “Si, e ne ho ancora tante da creare.”
● “La talare ormai non la indossa più nessuno. Questi modernisti della Chiesa sono opera mia e mi appartengono tutti ormai.”
● “Quello laggiù (il Papa), quello solo tiene in piedi la Chiesa. Gli altri non lo seguono.”
● “Tutti adesso tirano fuori le zampe per prendere la Comunione e neanche si inginocchiano più! Ah! Opera mia!”
● “Di noi quasi nessuno parla più, neppure i sacerdoti.”
● “L’altare rivolto verso i fedeli è stata idea nostra…sono tutti corsi dietro agli Evangelici come meretrici! I Cattolici hanno la vera dottrina e corrono dietro ai Protestanti!”
● “Per ordine dell’Alta Dama (la Vergine Maria) devo dire che si deve pregare di più lo Spirito Santo. Voi dovete pregare molto, perché i castighi sono vicini.”
● “L’enciclica Humanae Vitae è importantissima! E nessun prete può sposarsi, egli è sacerdote in eterno.”
● “Ovunque venga votata una legge a favore dell’aborto, tutto l’inferno è presente!”
● “L’aborto è omicidio, sempre e comunque. L’anima negli embrioni non arriva alla visione beatifica di Dio, arriva lassù in Cielo (si tratta del Limbo), ma anche i bambini non nati possono essere battezzati.”
● “Peccato che il Sinodo (Concilio Vaticano II) sia finito, ci ha rallegrato moltissimo!” (il chiaro riferimento è in primis incentrato su due aspetti fondamentali: l’Ostia data sulle mani – ricevuta dunque in piedi – e l’altare rivolto verso i fedeli)
● “Tante Ostie vengono profanate perchè vengono date sulle mani. Non si rendono nemmeno conto!”
● “Il nuovo catechismo olandese l’ho scritto io! È tutto falsificato!” ( il demonio fa riferimento alla congregazione che eliminò i riferimenti alla Trinità e all’inferno nel catechismo dei Paesi Bassi).
● “Voi avete il potere di scacciarci, ma non lo fate più! Non ci credete neppure!”
● “Se aveste idea di quanto è potente il Rosario…è fortissimo contro satana…non voglio dirlo, ma sono costretto.”
Sulla storia di Anneliese è stato realizzato anche un film nel 2005, diretto da Scott Derrickson, dal titolo L’Esorcismo di Emily Rose, espressamente ispirato alla storia della giovane.
Fonte Parziale: Youtube