Angeli: i messaggeri di Dio
Gli Angeli sono esseri puramente spirituali e intermediari tra Dio e l’umanità, con il compito di portare messaggi da parte di Dio, dei quali in diverse religioni vengono menzionati, dalla civiltà classica fino alla fede ebraica fino alla cristiana. Un argomento affascinante che non poteva mancare su Altrarealta.com.
Il termine Angelo significa proprio messaggero, inviato: nella cultura religiosa classica era riferito al dio Hermes, considerato messaggero degli dèi.
La figura degli Angeli è presente nella nostra cultura e in ambito artistico, avendo ispirato registi, musicisti, in epoca moderna, oltre che pittori e scultori di epoca meno recente.
La missione degli Angeli nel mondo
Secondo gli insegnamenti della fede, ciascun essere umano è dotato di una figura angelica che è stata posta da Dio al suo fianco per guidarla e proteggerla: il cosiddetto Angelo Custode. Molti i santi che hanno avuto il “privilegio” di poterlo vedere e di poterci addirittura parlare: ricordando tra tutti San Pio da Pietrelcina, Santa Francesca Romana e Santa Gemma Galgani, fino alla contemporanea stigmatizzata Natuzza Evolo: quest’ultima svelò che tutti noi abbiamo l’Angelo Custode alla nostra destra mentre solo i sacerdoti ce l’hanno alla loro sinistra.

Angeli
Nella Sacra Scrittura sono menzionati solo i nomi dei tre Arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele, rispettivamente il Principe delle Milizie Celesti, il portatore dell’Annuncio alla Vergine Maria e l’Arcangelo che sarà portatore di guarigione per Tobia, nell’Antico Testamento.
Esiste anche una gerarchia angelica composta di 9 cori di Angeli. La Prima Gerarchia: Serafini – Cherubini – Troni. Essa rappresenta Dio nelle sue perfezioni intime: ardente amore, viva luce, inalterabile santità. La Seconda Gerarchia: Dominazioni – Virtù – Potenze. Essa rappresenta Dio nella sua sovranità sulle creature: potere senza limiti, forza irresistibile, giustizia immutabile. La Terza Gerarchia: Principati – Arcangeli – Angeli. Essa rappresenta Dio nella sua azione: saggio governo, sublimi rivelazioni, costanti testimonianze di bontà.
La figura degli Angeli nelle arti
Si rappresentano spesso gli Angeli con le ali: una maniera per esprimere che non fanno parte della sfera umana, la loro rapidità, la fretta che portano nell’eseguire gli ordini del Signore. Comunque, alcuni angeli si sono mostrati sotto una forma del tutto umana, così san Raffaele, sotto l’aspetto del quale né Tobia, né i suoi vicini riconobbero un Angelo.
Vi fu a Firenze, nel Medioevo, un pittore che era anche frate domenicano, Fra Giovanni da Fiesole. Egli dipingeva così bene il Paradiso e gli Spiriti Celesti che lo si soprannominò l’Angelico, ed egli era così pio che Papa Giovanni Paolo II lo proclamò Beato. Egli amava del tutto particolarmente rappresentare l’Annunciazione di Gabriele alla Madonna e l’Incoronazione della Vergine a Regina degli Angeli e del Paradiso, il primo mistero gioioso ed il quinto mistero glorioso del Rosario. E si potrebbe credere ch’egli abbia intravisto, per dipingerli, la Santa Vergine e gli Angeli. Nelle sue opere, questi hanno delle tuniche d’un rosa o di un blu giacinto, disseminate da stelle d’argento e d’oro; essi giocano con diversi strumenti musicali: tamburini, violini, arpe, o trombe. Altri Angeli recano delle ceste di rose, rami di giglio.
Dopo il Beato Angelico, altri pittori italiani, come ad esempio Botticelli o Perugino che vissero nel XV secolo, hanno immaginato il girotondo degli angeli o li hanno raggruppati, coronati di fiori, chinati su di un grande libro liturgico (quello che si chiama un antifonario) per cantare, senza dubbio, l’ufficio di Nostra Signora. Artisti fiamminghi, nella stessa epoca, dipingevano gli Angeli vestiti di albe dalle pieghe molto dritte o coperti di sontuosi paramenti di chiesa. Non è che più tardi, nel XVI secolo, che venne l’uso di rappresentare gli angeli come piccolissimi bambini, cioè i puttini, e talvolta anche di non dare loro che una testa e due piccole ali. Altrarealtà.com darà ancora spazio a questo interessantissimo tema che affascina da sempre tutti.
La descrizione degli angeli caduti: dagli scritti della mistica Maria Valtorta
Maria Valtorta è stata una scrittrice prodigiosa, non solo per il contenuto dei suoi scritti ma anche per la grandissima mole di lavoro svolto, di getto, senza revisioni o correzioni, bloccata a letto da una paralisi della parte inferiore del corpo. Migliaia di pagine, piene di spiritualità e senza errori di carattere teologico, storico, geografico o archeologico. Basterebbe solo questa constatazione per accettare i suoi scritti come rivelati, appunto come lei asserisce. Ecco come descrive la caduta di Lucifero, il più bello degli angeli, con la conseguente irreversibile cacciata dal Paradiso insieme al suo esercito di angeli pervertiti al male.
Fonte Parziale: Amazon Wikipedia