Aloe Arborescens: una pianta dalle singolari proprietà
Aloe Arborescens conosciuta come Aloe vera è una pianta carnosa perenne a portamento arbustivo, che può estendersi fino a 4 metri di altezza. Approfondimento sulle molteplici proprietà terapeutiche di questa splendida pianta su Altrarealtà.com.
Le foglie dell’Aloe si presentano disposte a ciuffo, lunghe circa 60 cm, lungamente lanceolate, con apice acuto e cuticola molto spessa. Sono alquanto carnose per la presenza di abbondanti parenchimi acquiferi presenti all’interno mentre presentano spine solo ai lati della foglia.
La pianta di Aloe Arborescens presenta lo scapo fiorifero che si innalza dal centro delle foglie, costituito da un’infiorescenza a racemo con asse ingrossato che va dal giallo al rosso. La pianta è autosterile, riproducendosi solo con l’impollinazione incrociata in quanto i fiori maschili e quelli femminili della stessa pianta non si incrociano tra loro.
Aloe Arborescens: origine e proprietà della pianta

Aloe Arborescens per uso interno
In Europa, le uniche coltivazioni di una certa estensione si trovano in Spagna. Ne stanno sorgendo anche in Italia meridionale, ma sono ancora di dimensioni limitate. Le coltivazioni spagnole, essendo la Spagna membro dell’Unione Europea, sono obbligate a rispettare norme di produzione molto più stringenti rispetto agli altri Paesi, garantendo così un prodotto di qualità migliore.
Nel mondo, l’Aloe Arborescens è coltivata in Africa, Australia, Americhe, Russia, Giappone. La Repubblica Dominicana è il più grande produttore di gel di Aloe vera nella regione dell’America Latina e uno dei punti forti di questo settore in tutto il mondo. Spagna, Grecia e Israele possono attualmente essere considerate le migliori zone di produzione e approvvigionamento al mondo.
Da un punto di vista chimico, si possono distinguere tre grandi classi di componenti nell’Aloe: gli zuccheri complessi – in particolare glucomannani tra cui spicca l’acemannano – nel gel trasparente interno, con proprietà immuno-stimolanti; gli antrachinoni nella parte verde coriacea della foglia, ad azione fortemente lassativa, e svariate altre sostanze, come sali minerali, vitamine, aminoacidi, acidi organici, fosfolipidi, enzimi, lignine e saponine.
Aloe Arborescens nota come la pianta anticancro
I grandi poteri curativi di questa pianta sono pressoché illimitati. Ultimamente si è fatta la scoperta che con uno specifico utilizzo dell’Aloe Arborescens in aggiunta a ricette e medicinali, si può aiutare a prevenire e in taluni casi anche a curare il cancro, con effetti di regressione graduale della produzione di metastasi. Al pari di una chemioterapia che però elimina solo le cellule malate dell’organismo. E’ documentato che l’Aloe ha fatto evitare interventi chirurgici per diagnosi di cancro alla vescica e problemi alla prostata per soggetti predisposti al rischio malattia.
I più fortunati che possiedono questa varietà di pianta, possono anche prepararla artigianalmente per uso interno, frullando 350 grammi di foglie pulite e despinate a 200 ml di whisky e a mezzo chilo di miele di acacia. Il preparato, tenuto in un barattolo rivestito di carta stagnola, va conservato al buio in frigorifero e può essere assunto nella dose di un cucchiaio prima dei pasti. Per coloro che non avessero la possibilità di prepararlo da soli, è possibile trovare l’estratto di Aloe presso i rivenditori di rimedi naturali, fitofarmacie o erboristerie. Il gel estratto dall’Aloe contiene una combinazione di vitamine, minerali, enzimi e amminoacidi che si rivela efficace per l’organismo umano e rendono la pianta una vera miniera di composti nutritivi.
L’uso della pianta può essere interno ma anche esterno: la polpa si rivela un vero toccasana per ulcere, eruzioni cutanee e ustioni. Note le creme a base di Aloe per le loro doti rinfrescanti e rivitalizzanti della pelle. Innumerevoli le patologie che l’Aloe Arborescens va a guarire, rivelandosi ottimo trattamento per infezioni, artriti, costipazione, insonnia, emorroidi e tante altre.
Tuttavia potrebbero verificarsi anche effetti collaterali benchè rari, la cui manifestazione dovrebbe portare a interrompere la terapia. Sarebbe opportuno utilizzarlo per cicli e non in maniera continuativa. Tuttavia ci sono casi in cui l’uso della pianta è sconsigliato. Ad esempio per le donne in stato di gravidanza, per coloro che soffrono di emorragie o di coliti ulcerose e durante l’allattamento. Altri effetti indesiderati che si possono riscontrare nell’uso di Aloe sono la colorazione di urine rosa o rosso. Si dovrebbe ascoltare il consiglio di un professionista sanitario prima di bere il succo di Aloe.
Un sovra dosaggio può risultare in disidratazione, crampi allo stomaco o spasmi intestinali, per cui si dovrebbero scrupolosamente seguire le istruzioni per il dosaggio, di solito accompagnate all’acquisto del prodotto. Curarsi con l’Aloe equivale a voler bene al proprio corpo.
Fonte Parziale: Amazon